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La Corte di fiamme e argento (13)
A Court of Thorns and Roses, #4
Sarah J. Maas3.9 (23 voti) Vota
Editore: Mondadori
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 720 Pagine
Isbn 10: 8804732326
Isbn 13: 9788804732327
Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all’interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l’orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua.
A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce.
Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l’ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato.
Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall’incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l’uno nell’altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.
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Recensioni
Lìa B.
Quanto mi pesa dargli tre stelle non so spiegarlo.
Mi pesa perché penso che Maas avesse tra le mani un potenziale enorme e l'abbia sprecato a suon di pornografia spicciola (sì, il quantitativo di spicy qui rasenta un video P0rnH**). Ma andiamo con ordine. Ci sono due problematiche grossettine che si palesano fin da principio: la prima è che la qualità della scrittura secondo me è (se possibile) peggiorata rispetto alla trilogia di ACOTAR. Frasi spezzate male, subordinate che non subordinano… cioè, parliamo di problemi di sintassi, non di stile che può piacere o meno. Il secondo problema è COME SEMPRE la traduzione. Santissimo Cielo e tutti i santi, ma cosa diamine ci vuole a fare la revisione del testo? “Fuck” usato come intercalare diventa un “Fotti” seconda persona singolare. E pagateli sti traduttori anziché usare Deepl online. Eh, Mondadori?
Ma passiamo alle cose “buone”. Nesta è un gran personaggio: è complessata, profonda, ricca di sfumature e contraddizioni, delicata e feroce, umana troppo umana. E questo è il motivo delle tre stelle al libro, ecco, l'ho detto. Nesta aveva un potenziale narrativo enorme e Maas secondo me ne ha usato giusto la metà. Tra le cose che ho apprezzato, anche il ruolo di Cassian di partner che supporta e non istruisce. Ma soprattutto: le Valchirie ✨ i mean, ora ho voglia di allenarmi anche io con loro.
La rivalsa del trio è stato l'arco narrativo per eccellenza. La riconquista del potere femminile, l'istituzione di una nuova narrazione di sé e del proprio trauma, il concetto di vendetta non basato sulla rivalsa sul nemico (vedi la storia di Cassian, molto micio macho) ma bensì sull'affermare sé stesse al di là del proprio dolore. Io sono la roccia contro cui si infrangono le onde.
E quelle caz*o di onde si infrangono eccome. Sempre e comunque.
Ti amo Nesta.
“E così anche Nesta era diventata un lupo. Si era armata di denti e artigli invisibili e aveva imparato a colpire più in fretta, più in profondità e in modo più letale. Le era piaciuto. Ma quando era venuto il momento di mettere da parte il lupo, aveva scoperto che quello aveva divorato anche lei.”
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