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Editore: Guanda
Anno: 2016
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 400 Pagine
Isbn 10: 8823514428
Isbn 13: 9788823514423
Oskar, un newyorkese di nove anni a suo modo geniale, ama inventare singolari dispositivi. Inventa camicie di becchime per farsi trasportare in volo dagli uccelli in caso di emergenza, inventa un sistema di tubi collegato ai cuscini di tutti i letti di New York per raccogliere le lacrime di chi piange prima di dormire, riversarle nel laghetto del Central Park e mostrare ogni giorno il livello di sofferenza della sua città. A Oskar capita di piangere sul cuscino, da quando suo padre è morto nell'attacco alle Torri Gemelle. E per non soccombere sotto il peso di un dolore così violento e nuovo cerca la forza nella sua fantasia più che nell'abbraccio di chi gli è rimasto. Un giorno, non troppo per caso, in un vaso azzurro trovato nell'armadio del padre scopre una busta che contiene una chiave. Sul retro della busta c'è una scritta: «Black». Che serratura apre quella chiave? E se Black è un nome, chi è Black? Per scoprirlo Oskar intende bussare alla porta di tutti i Mr e Mrs Black della città, e se il suo viaggio per i distretti di New York non gli riporterà chi se n'è andato per sempre, gli restituirà un passato lontano che ha sconvolto la vita dei suoi nonni paterni e di un'intera generazione: il passato dell'Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale. La vicenda di questo ragazzino eccezionale e della sua famiglia farà piangere, ridere, riflettere. Farà sentire ogni lettore parte di un dolore che va molto al di là della tragedia di Manhattan: è il dolore di tutte le vittime civili dei conflitti, di tutte le città attaccate, di tutti gli amanti che la guerra ha separato per sempre.
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Recensioni
Palica
U.U Tough.
Oskar non riesce a fare pace con l'idea col trauma della morte del padre: lui inventa, crea piste d'investigazione, risolve casi ingarbugliati, dice (quasi) tutto ciò che pensa ma soprattutto crede di potersi connettere, in qualche modo, ancora con il suo amato e defunto genitore, anche se questa speranza è attaccata al filo di una chiave… Ed è stato incredibilmente divertente, a tratti commovente, leggerlo, ascoltare i suoi pensieri e seguirlo zig zag per le strade di New York.
Intricate e di non sempre facile lettura sono state invece le pagine di diario dei due nonni, è vero, che sembrano un flusso di pensieri ed emozioni che si sovrappongono mischiando di fatto passato e presente, l'ora e lo ieri, il vicino e il lontano. Questa integrazione porta con sè, a mio parere, complessità e un senso di tragicità che s'intreccia alla trama principale colmando alcuni vuoti e silenzi, aprendone di fatto altri.
Assieme a Sette minuti dopo la mezzanotte, questo libro si annovera tra i miei preferiti nell'approcciare il tema della perdita di un proprio caro, con molto garbo e tatto, senza perdere la speranza che ci conferisce il fatto di continuare a vivere e di poter portare con noi chi ci lasciato.
Voto: 4 stelline e mezzo
Barca
Oskar ha nove anni. E' un ragazzino sveglio, intelligentissimo, appassionato di scienze ma anche ipersensibile che cerca di superare il vuoto della perdita di suo padre morto durante gli attacchi dell'11 settembre 2001 alle torri gemelle. Un giorno ha trovato una chiave nel ripostiglio di suo papá, chiave che era dentro una busta con scritto Mr.Black. Il ragazzo decide quindi di contattare tutti i Mr.Black della cittá per scoprire qualcosa sulla chiave e su suo padre. Gira quindi per 8 mesi prima da solo e poi insieme al Sig.Black di 103 anni che abita nel suo condominio. Nel libro però non troviamo solo i pensieri di questo bambino/adulto. Troviamo anche la storia dei suoi nonni, scappati da Dresda dai bombardamenti nazisti. Troviamo i loro pensieri scritti su lettere mai spedite, su quaderni accumulati anno dopo anno.. Da una parte è un romanzo che ti prende: il racconto in prima persona di Oskar è molto coinvolgente ed in certi punti ti spiazza per la semplicitá e schiettezza dei suoi ragionamenti. Dall'altra però la vicenda dei suoi nonni è un po' complessa, forse troppo ingarbugliata ed in certi punti incomprensibile. Per questo come libro non mi ha convinto molto. Mi sarebbe piaciuto capirci di più. Alla fine mi ha lasciato molta tristezza..2/2018
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