Tempo di lettura:
2h 58m
Editore: Mondadori
Anno: 2003
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 89 Pagine
Isbn 13: 9788804516415
"Nessun altro soggetto è, per lo scrittore, così intensamente personale come la boxe. Scrivere di pugilato significa scrivere di se stessi, e scrivere di pugilato ci obbliga a indagare non solo la boxe, ma i confini stessi della civiltà - cos'è o cosa dovrebbe essere 'umano'." Così Joyce Carol Oates descrive il suo rapporto con uno sport violento e drammatico, di cui da sempre subisce il fascino. Alla fulminante carriera di Mike Tyson, "enfant prodige" della boxe mondiale, è dedicato questo volume: un ritratto a tutto tondo del più grande puglie del nostro tempo, lungo le vicissitudini sportive e umane del campione dagli esordi faticosi agli altari del ring.
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Recensioni
Stefi
La boxe mi ha sempre suscitato un misto di stupore e angoscia per la sua brutalità e questa ambivalenza tra attrazione e repulsione è ben raccontata dalla magnifica penna di Joyce Carol Oates. Non avrei mai pensato di leggere qualcosa di relativo a questo sport o a Mike Tyson ma il nome dell'autrice mi ha attirata immediatamente e devo dire che è stata comunque una lettura interessante.
"Lo spettacolo della boxe, nel senso più originario del termine, è senza dubbio degradante, ossia è un de-gradamento dell'io, un infrangersi di esso, quasi che le terminazioni nervose di un individuo giungessero al loro punto di logoramento."
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