L'Uomo di Primrose Lane (2)

David è uno scrittore di fama, grazie al suo libro incentrato su un serial killer, divenuto best seller; vive con suo figlio Tanner e dopo la morte della moglie Elizabeth ha smesso di scrivere e vive di ricordi e di ossessioni: sua moglie infatti aveva una sorellina che è stata rapita davanti ai suoi occhi quando erano piccole, sparendo per sempre nel nulla. In quel periodo diverse bambine sono state rapite e uccise, tutte con i capelli rossi, le lentiggini, e la stessa età; che tutti i rapimenti siano collegati David lo sente nel profondo ma per qualche motivo non riesce a trovare il filo conduttore. Un giorno qualunque, un vecchio omicidio irrisolto di un uomo anziano soprannominato “l’uomo di Primrose Lane” riapre però lo scenario: l’uomo era stato trovato ucciso nella sua abitazione pochi giorni dopo la morte di Elizabeth, nessuno lo conosceva a parte un ragazzo che svolgeva per lui delle commissioni, ma soprattutto ciò che più sconvolge David è che nella casa siano state ritrovate le impronte di Elizabeth. In poco tempo David si trova ad essere sospettato di duplice omicidio ma la verità è molto più complessa di quello che sembra; un intricato intreccio di ossessioni, paure e rivelazioni sconvolgenti che porteranno ad un epilogo del tutto inaspettato.

Inizialmente il romanzo aveva un sapore quasi di un thriller ma in poco tempo la trama si è ingarbugliata a tal punto da diventare fantascienza. Alcuni tratti sono interessanti, tanti altri molto meno. Non posso dire che mi abbia annoiato nè che mi abbia entusiasmato. Senza infamia e senza lode.