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9h 36m
"Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame." Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.
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Recensioni
dudulovesthriller
Libro letto con l'Acciobookclub. Un libro che racconta la storia di Rosa Sauer, tratta dalla reale storia di Margot Wölk. Mi ha lasciata molto triste poiché sono riuscita ad empatizzare con la storia dei personaggi, che è un misto di sofferenza e paralisi. L'autrice usa uno stile molto freddo, che secondo me aiuta a far trasparire i sentimenti delle persone raccontate.
(ascoltato su Audible)
TinyNurse
AccioBookClub Aprile '25 🥰
Libro molto scorrevole e con una storia diversa e molto originale, tratta da una storia vera. Peccato per lo stile dell'autrice che rovina il tutto… troppi salti temporali!
La protagonista non prova mai emozioni: okay che la guerra fa raffreddare i sentimenti e i rapporti, ma almeno un minimo!
Sono contenta di averlo letto e di aver scoperto la storia di Margot Wölk (a cui è ispirato il libro), ma speravo in un libro più emozionante e che mi tenesse incollata alle pagine.
RebelBooks
Libro dell'AccioBookClub di aprile 2025 a tema “Pagine nostrane: alla scoperta della letteratura italiana contemporanea"
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Spacedone
🍴Un libro interessante, ambientato nella Germania nazista, che racconta le vicende e i pensieri di Rosa Sauer, una ragazza berlinese costretta a diventare assaggiatrice del Führer. Questo romanzo presenta una serie di personaggi e vicende molto realistiche e storicamente accurate. È un libro che indaga sulle contraddizioni dell'uomo, sul senso di colpa e su cosa significhi essere umani sotto un regime totalitario.
🍴 Purtroppo, a forte di una prima e di una seconda parte ricche di tensioni e di possibili implicazioni per i grandi avvenimenti della Storia -che fanno da sfondo alla vicenda - e per le scelte compiute dalla protagonista, nell'ultima parte il libro non mantiene le promesse e parecchie domande non trovano una risposta. Anche la prosa spesso è volutamente confusionaria e ambigua.
🍴 Al termine della lettura mi sono sentita come se avessi assaggiato un ottimo antipasto e un primm squisito ma mancasse...il dolce. La sensazione è che quella che Rosella Postorino ci abbia regalato un'ottima storia che lascia però l'amaro in bocca.
La biblioteca di Marghe
Laura Sauer, una giovane donna tedesca, vive a Berlino quando scoppia la seconda guerra mondiale e rimasta sola dopo la partenza del marito Gregor per il fronte è costretta a trasferirsi dai suoceri. E' un pomeriggio qualunque quando le SS irrompono nella villa e le chiedono di seguirla: hanno un lavoro molto importante da affidarle, il quale ovviamente lei non può rifiutare; sarebbe diventata una delle "assaggiatrici" di Hitler, insieme ad altre giovani donne si sarebbe dovuta sedere ad un tavolo a colazione, pranzo e cena e assaggiare le pietanze che sarebbero state date al Furer per verificare che non fossero state avvelenate. Un lavoro pagato, una tavola opulenta e imbandita dalla quale mangiare mentre molti in strada morivano di fame, un lavoro che però allo stesso tempo metteva in continuazione a repentaglio le loro vite. A quella mensa Laura conosce altre donne come lei, alcune vedove, altre mamme, altre ancora senza marito nè figli, ognuna con la loro storia, la loro vita; amiche con cui condividere la stessa sorte buona o cattiva che sia, ma soprattutto lo stesso segreto, perchè nessuno poteva sapere ciò che quelle donne facevano ogni giorno in quella caserma. Proprio lì a quella mensa Laura troverà anche ciò che la farà sentire viva e che allo stesso tempo farà vacillare molte delle sue certezze.
Ammetto che non conoscevo la figura dell'assaggiatrice prima di leggere questo libro e mi ha colpito molto. La storia di Laura è una storia di dolore, coraggio, vergogna e allo stesso tempo di grande forza. Libro ben scritto e molto coinvolgente.
Stefi
Linguaggio scorrevole e diretto per una storia che si legge da sola, perché la trama è così appassionante e assurda che si vuole sapere sempre di più. In effetti non sembra reale pensare che sia stato un vero e proprio lavoro per alcune donne assaggiare i piatti destinati ad Hitler, invece la Storia ci insegna sempre qualcosa.
ilaria1783
Bello il contesto storico, molto bella la storia ma c'è qualcosa nella prosa che proprio non mi ha convinta. Molti poi considerano il finale sorprendente o di impatto, io l'ho trovato affrettato e scontato. Lo avevo immaginato dall'inizio… Do comunque 4 stelle perché mi ha fatto conoscere uno spaccato di storia reale sempre poco conosciuta, ma non credo leggerò altro dell'autrice. Ora sono indecisa se tenerlo o scambiarlo :)
Iltoastdelbolero
Purtroppo l'ho trovato un po' difficile da leggere, poco scorrevole. Storia interessante ma purtroppo la scrittura non mi è piaciuta e ho fatto molta fatica a finirlo.
anna_merca
Toccante. Un pezzo di storia brutale e sempre di difficile digestione raccontato con gentilezza. Un libro molto potente che consiglio.
lalibreriadicasamia
un libro meraviglioso, emozionante, pieno di colpi di scena; mai avrei immaginato una storia simile...non c'è mai fine alla crudeltà di cui l'uomo è capace. consigliatissimo
--Maddy--
Un libro da divorare! La storia è piuttosto semplice, ma la psicologia dei personaggi è molto ben strutturata e il romanzo cattura fin dalle prime pagine. Un piccolo gioiello
Ireland🌸
Spinta dalla curiosità per il tema trattato e dall'interesse per l'ambientazione storica,ho deciso di intraprendere questa lettura.Purtroppo la storia non è proprio come immaginavo.La parte storica è curata bene ma,a volte, è troppo sintetica per i miei gusti.Mentre la vicenda che dovrebbe essere al centro della narrazione(e a cui rimanda il titolo) viene sviluppata in maniera dettagliata all'inizio,e poi quasi abbandonata per concentrarsi troppo su una storia d'amore improbabile e abbastanza noiosa.Ma quello che più mi è mancato è stato il coinvolgimento emotivo:sono rimasta fredda e impassibile per tutto il romanzo(giusto in un paio di momenti alla fine mi sono sentita più partecipe).Ed è stato strano,considerando gli argomenti che vengono affrontati.Inoltre mi è dispiaciuto che il finale,un po' affrettato,abbia lasciato alcune cose in sospeso.
dianagrnlp
Una storia triste e nascosta della più grande tragedia dell'umanità. Quando perdi una persona, il dolore è per te stesso, che non la vedrai più, non sentirai più la sua voce, che senza di lei, credi non resisterai. Il dolore è egoista: era questo a farmi rabbia. Ma mentre giacevo fra quei vestiti, l'enormitá della tragedia si rivelò per intero. Era un evento talmente grande, intollerabile, che stordí il dolore, lo sommerse, si espanse tanto da occupare ogni centimetro dell'universo, divenne l'evidenza di ciò che l'umanità era capace di fare."
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