Tempo di lettura:
7h 58m
Editore: Feltrinelli
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 239 Pagine
Isbn 10: 8807032295
Isbn 13: 9788807032295
Cosa succede davvero quando si muore? Quante volte si può scomparire? Quanto ci si può avvicinare alla nudità del proprio cuore attraverso il cuore degli altri? Il protagonista di questo romanzo - quarantacinque anni e tre figli da tre donne diverse - lo scopre in seguito a un fatale incidente con la sua motocicletta, a partire dal quale ci parla da un dopo morte che ha ancora legami con la vita. Per un anno intero, ogni giorno, dalle sette a mezzanotte, si immerge nella mente delle persone che ha conosciuto, amato e odiato. Da lì ci racconta, fra confessione e thriller metafisico, la sua avventura terrestre, dei legami duraturi, di quelli fallaci, del destino che gli è stato negato, ma anche dei destini di coloro che lo ricevono in sé. Così si dispiega la storia di un personaggio unico e molteplice: gallerista d'arte, consulente aziendale, agente finanziario. Un geniale, fragile, prismatico uomo contemporaneo. Ogni viaggio avviene come una morbida invasione spirituale che dilata la sua coscienza verso il limite del vivibile e del dicibile. Appostato dietro le finestre degli occhi di chi lo ospita, guarda senza poter intervenire, assistendo al più toccante fra gli spettacoli impossibili, quello del mondo che continua senza di noi. Fino a quando comprende il suo vero bruciante desiderio, comunicare un'ultima volta con i suoi tre bambini, e in particolare con Ada, la più piccola - l'unica di cui non riesce ad avere notizie.
Dello stesso autore
Recensioni
the_vanebooks
Si dice spesso che molti gèni vengano realmente riconosciuti come tali dopo la loro morte. 'Sti poveri cristi passano a miglior vita ignari di aver cambiato il mondo. Cristoforo Colombo, Galileo Galilei, Van Gogh, il protagonista - morto - di questo romanzo, we feel you. 💢 Anzi, quest'ultimo non è tanto un genio ma con il suo carattere testardo e ironico ha qualche lezione di vita da darci. Ci insegna sicuramente a guardarci bene dal fare cazzate (l'aneddoto sulle assicurazioni ❤) e ad amare piuttosto che farci solo trasportare. Ebbene sì, perché la sua "condizione" lo costringe ad affrontarsi emotivamente, a trovare agio nei suoi pensieri, perché non può fare altro. Può guardare, interrogarsi senza interrogare, accettare diverse forme di dolore senza soffrire fisicamente (peggio di essere morto...!). 🧘♂️ In poche parole fa meditazione, "si deve stare" diremmo. Se avesse potuto partecipare al trend "It's not therapy but" avrebbe scritto "finire nel corpo delle persone che ho incontrato nella vita, una al giorno per 365 giorni, senza interferire o condizionare, ricavando da ciascuna persona, col senno di poi, un insegnamento o un ricordo di una vita peculiare". Consigliato: sì. Non fatevi intimorire dal titolo, io forse lo avrei fatto ma sono grata alla persona che me lo ha fatto leggere, ne è valsa la pena, non ti annoi mai.
Altri Psicologia
Autori che ti potrebbero interessare