Il giovane incantatore (1)

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Il Giovane Incantatore fu pubblicato, per la prima volta, nel 1846, sul settimanale letterario "Esprit Public"; La Fanfarlo, rifiutato dalla "Revue des Deux Mondes", apparve nel 1847 sul "Bullettin de la Société del gens des lettres".
Sono due racconti poco noti del celebrato autore dei Fleurs du mal, ed entrambi appartengono al periodo della più vivace attività letteraria di Baudelaire. Tra le loro pieghe rivelano scintillanti bagliori ove si manifesta forse più il poeta che l'acuto osservatore; da essi traspare il senso della grande misantropia del loro autore, vista come coscienza del contrasto della vita e, insieme, altissimo grado di pietà umana: Baudelaire amò gli uomini fino ad odiarli, perchè li voleva belli, quanto più insondabile gli parve l'orrore.
L'umanità del grande poeta francese non si scaglia contro l'alcol e la licenza, perchè ha un sovrano rispetto, quasi religioso delle forze inesorabili dell'istinto.