Tempo di lettura:
3h 10m
Editore: Chiarelettere
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 95 Pagine
Isbn 13: 9788861901957
Pubblicato clandestinamente nel 1576, il libello del grande umanista francese ha per bersaglio non solo il tiranno della tradizione classica ma ogni forma di potere che minacci la libertà che appartiene per diritto a tutti gli uomini. Più che sulle armi e la violenza, la tirannia si regge sull'abbrutimento dei sudditi e sulla complicità dei cortigiani, che per ignoranza, consuetudine, pigrizia e convenienza rinunciano alla libertà che possiedono in natura in cambio dei favori e dei privilegi che il potere elargisce. «È il popolo che si fa servo, che si taglia la gola, che si sottomette al giogo»: per questo il riscatto può venire solo da una presa di coscienza dei meccanismi che sono all'origine della sudditanza. «Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi» è l'esortazione di De La Boétie. Veemente pamphlet contro la tirannide e appassionata apologia della libertà, il Discorso ha ispirato le idee dei più radicali esponenti della rivoluzione francese, da Marat a Babeuf, diventando poi il manifesto dei movimenti libertari dell'Ottocento e del Novecento.
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