Tempo di lettura:
9h 44m
Editore: Liberamente
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 292 Pagine
Isbn 10: 8863110654
Isbn 13: 9788863110654
"Emily Brontë aveva il più raro dei doni: liberare la vita dalla sua dipendenza dai fatti; con pochi tratti, suggerire lo spirito di un viso sì da rendere inutile il corpo; parlando della brughiera, farci sentire il soffio del vento e il boato del tuono." (Virginia Woolf). La collana Papillon Noir, ideata e diretta da Benjamin Lacombe, si arricchisce di un nuovo grande classico della letteratura moderna, che da metà Ottocento a oggi ha colpito al cuore generazioni di appassionati.
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Recensioni
Palica
I don’t know, man … questo libro, è un mistero per me.
Non so bene come pormi. Ci ho messo un quarto di libro a capire le dinamiche dei personaggi, deliziandomi nell’inframmezzo con le atmosferiche descrizioni delle colline selvagge dello Yorkshire, per poi andare a zonzo per il I e II atto tra la tenuta di Grange e di Whutering Heights.
Sta tutto lì, 10 personaggi, o quasi, genitori, figli, fratelli, nella loro bolla, a farne di cotte e di crude.
E se il I atto dipinge la parabola, dal finale nefasto, del sentimento morboso che attrae, come due magneti, Catherine Earnshaw e Heathcliff, la seconda parte rappresenta proprio un vero stillicidio. Quest’ultima è coerente con la storia e restituisce il desiderio di vendetta e rancore più recondito di Heathcliff… ma de facto gli eredi subiscono delle angherie terribili (Linton, malaticcio, viene abbandonato ad aspettare la cugina, impaurito e affaticato nei campi di erica … io: O.O?)
Tutti gridano le proprie ragioni, i propri sentimenti, in questo libro, tormentano sè stessi e gli altri, li deridono, li manipolano, li vessano ad aspre parole e si auto colpevolizzano. Un caos, un turbinio, non ci sono mezze misure.
In questo sta la grandezza del romanzo, a mio dire, e mi è piaciuta molto anche lo stile con cui è stato scritto il libro, regalandoci alcune scene veramente memorabili (vedi la scena di Cathy alla finestra ^~^).
Per il resto, ho seguito con un certo stupore mista a perplessità/disagio le vicende dei personaggi, specie quando danno il peggio di sè.
Pochi se ne chiamano fuori da questo delirio, inclusa tu Nelly Dean, del cui operato non mi sento di giudicare, alla fin fine, a questo punto.
In soldoni, Cime Tempestose è proprio un‘opera a sè, come non ne avevo mai letto, per intensità.
ottobre 2025, Acciobookclub
_elescarn
“Non dichiarai mai il mio amore a parole; eppure, se gli sguardi sono un linguaggio, anche il più perfetto idiota avrebbe capito che ero perdutamente innamorato.” (pag. 38)
Lollo98 ( spedizioni il 08/11 )
Un ottimo libro, un po' troppo prolisso a momenti e ricalcato su sentimenti esasperati. Peccato non ci sia un approfondimento particolare sul contesto storico. Un grande classico ad ogni modo.
OgniRicciounLibro
Questo libro o si ama o si odia. A me piace!
o si amano o si odiano i personaggi, si vede Cathrine e Heatcliff che fanno a gara a chi è più odioso, più testardo, più egoista. Ovviamente la loro relazione è malsana e questo fà pendere a sfavore del libro, ma si parla anche di un libro dell'800 diciamo che a quei tempi le relazioni e i matrimoni erano più per interesse che per amore. Viene descritta anche la crudeltà fisica e mentale.
Stefi
Parole intense per un amore tanto appassionato e forse un po' malato. Coinvolgente come un racconto di famiglia, malinconico come il vento che incessantemente soffia nella brughiera. Capolavoro.
mllebovary
Edizione Garzanti con ottima traduzione e di stampa recente. Il libro è meraviglioso e commovente, una delle mie letture preferite in assoluto. Lo scambio perchè mi è stata regalata una nuova edizione.
NYA
Voglio riproporre questa lettura, che allora non mi era dispiaciuta, ma nemmeno era riuscita a farmi gioire più di tanto, perché? Perché, per quanto riguarda alcuni personaggi che avrei preso a manate io stessa, la storia in se e il paesaggio che la circonda ne valgono la pena. Ed è stato proprio grazie al vento del nord della brughiera in questo racconto ad avermi trasportato fino alla fine. ESTRATTO: " 1801. Sono appena tornato da una visita al mio padrone di casa, l'unico vicino con quale avrò a che fare. Che posto magnifico è questo! Dubito che in tutta l'Inghilterra avrei potuto trovare un luogo altrettanto remoto dalla frenesia del consorzio umano. Un vero paradiso per i misantropi, e il signor Heathcliff e io siamo i tipi adatti a condividere questa solitudine. Che uomo straordinario! Certo non immaginava quanta simpatica provassi per lui vedendo le sue palpebre calare sospettose a nascondergli gli occhi neri, mentre mi avvicinano a cavallo, e le mani scomparire risolute nella profondità del panciotto all'annuncio del mio nome."
bntoni
La lettura di questo libro mi ha lasciato un forte senso di malessere: amore passionale e travolgente, legato a vendette, egoismo, aggressività, odio, repulsione. Ho provato fastidio verso tutti i personaggi. Ma la forza del romanzo forse sta proprio in questo: dimostrare le sfaccettature dell’anima!
SIL137
Sarò forse una delle poche persone a non aver amato questo libro. L'ho trovato prolisso in molti punti e noioso. Ho avuto sempre la sensazione che venissero raccontate tante vicende ma nessuna troppo significativa, era un po' come girare in tondo. Inoltre non ho apprezzato la traduzione in italiano dei nomi.
IzzyBooks
Un libro che, attraverso il suggestivo stile di scrittura, è capace di emozionare per davvero.
FedericaB
Leggermente sopravvalutato, decisamente non si può dire che la Bronte (Emily) non sapesse scrivere. "Venduta" universalmente come storia d'amore, l'ho vissuta molto di più come una storia di rancore e vendetta; le ambientazioni e i luoghi sono la parte del romanzo che ho più apprezzato. In questa versione della Giunti, ho davvero amato la parte introduttiva: un'analisi del romanzo in 10 parole chiave.
Unicorno
Fino a metà mi è piaciuto molto il libro, purtroppo poi la seconda metà ha incontrato il mio disgusto per le persone svagate e la situazione che si stava delineando diveniva alquanto confusa e cupa. So che allora le ragazze non erano smaliziate come ora e la servitù aveva un comportamento tutto suo riguardo ai padroni di casa, ma tutto gli espedienti tra la giovane Catherine, la domestica Ellen Dean ed Heatcliff, quel mix tra cose non dette, le mezze verità e la ocaggine purtroppo mi ha fatto ribollire il sangue. Devo ammettere che non ha incontrato il mio gusto ma naturalmente ho completato la lettura in quanto comunque grande classico della letteratura.
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