Babel (16)

Originale e interessante, profondo e minuzioso. Sono rimasta un po' scontenta per l'epilogo (inteso come ultimo capitolo, non come parte finale della storia) e talvolta dubbiosa della scelta di narrare alcuni episodi o su come funzionino effettivamente le tavolette (credevo di aver capito che andassero messe insieme a ciò che dovevano far funzionare per entrare in azione, ma come accade con i volantini?). L'elemento “magico” della storia è sorprendente, sarebbe bello se ci fossero fantasy con un sistema così fresco e ben strutturato. Da persona che non sa molto né di storia né di lingue, non ho mai trovato Babel noioso o incomprensibile: tutto è ben esposto e la trama è capace di catturare con grande facilità. I personaggi, come al solito, sono ben costruiti, spesso Kuang gioca coi loro nomi e il loro carattere, o il loro percorso.

Scrittura magistrale, ma di fantasy c'è ben poco.. l'ho trovato più un romanzo “storico” sul colonialismo e sull'imperialismo inglese, focalizzato sul razzismo e lo sfruttamento dei paese orientali e delle loro lingue..molto interessante ma troppo prolisso, le spiegazioni sulle traduzioni tra latino, greco e cinese mi hanno stroncato�