Tempo di lettura:
3h 16m
Dai un voto a
Editore: Perrone
Anno: 2015
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 98 Pagine
Isbn 13: 9788860043788
Il commediografo irlandese George Bernard Shaw, distratto e bisbetico, viaggiava un giorno su una ferrovia secondaria, nei dintorni di Londra. Arriva il controllore. Shaw si fruga le tasche, ma il biglietto non salta fuori. "Va bene lo stesso," fa il controllore, che ha riconosciuto il celebre scrittore "l'avete smarrito". "Andrà bene per voi, giovanotto," replica Shaw "ma io come faccio ora a sapere dove sono diretto?". È forse questo il senso profondo del viaggio? Partire senza averne coscienza e magari, senza lasciare tracce né indirizzo? Senza saperne nulla, aspettando solo che un imprevisto indichi la strada o il senso del proprio errare? E se poi a traghettare altrove è un treno, con le sue fermate, gli incontri, gli orari da rispettare e le coincidenze da prendere (o perdere), il viaggio è solo un viaggio o la possibilità di incrociare i destini? Le parole spese sull'argomento sono tante, e da oggi ce ne saranno cento in più.
Dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Stai aggiungendo nella tua wishlist
Treni persi, presi o sognati. In cento parole
Se il tuo libro non ha codice ISBN, inseriscilo manualmente