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Camille è una brava ragazzina, Camille è assennata, su Camille si può sempre contare... Ed è un bene che sia così perfetta, perché in famiglia ci sono tanti problemi e mamma e papà non hanno tempo per lei. Ma Camille in qualche modo deve sentirsi rassicurata, deve tenere a bada l'angoscia che la circonda, così conta, conta senza fermarsi, perché dai numeri trae la forza per andare avanti. Conta quante volte deve lavarsi le mani, quanti colpi di spazzola deve dare, quante passate di spazzolino da denti. Conta i battiti del cuore del suo cane, il tic tac della pendola, i bicchieri d'acqua da bere durante il pranzo, i passi per attraversare il cortile della scuola. Contare, contare, "contare senza fermarmi per essere meno persa." Un punto di vista particolare per raccontare un disturbo diffuso, ma ancora poco noto.