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Continua la saga della piantagione di Falconhurst, dove i Maxwell hanno per più di un secolo pazientemente e sapientemente creato, selezionato, allevato le più pure e belle razze di negri. Il protagonista è Drum Major, uno splendido negro, che nella piantagione chiamano familiarmente Drummage: è il figlio di Drumson e il nipote di Drum; madre di Drummage è la bella Big Pearl e da lei gli viene quella parte di prezioso sangue mandingo che lo ricollega al gigantesco Ganimede, protagonista dei singolari incroci tentati per la prima volta dal vecchio Maxwell. Il vecchio piantatore ora è morto e ha lasciato tutta la sua sostanza al figlio, alla nuora Augusta dalle orami spente bramosie e disperatamente inetta all'amministrazione, e alla nipote Sophie: una ninfomane poco dotata dalla natura e poco fortunata nel matrimonio. Anche l'autorità della vecchia Lucretia Borgia, la grossa cuoca negra, sta ormai andando a rotoli, mentre sorge il nuovo astro: Drummage, dalla mente sveglia e dal corpo sempre disposto ai giuochi dell'amore, prodotto di una lunga selezione naturale e insieme aguzzato dal volgere di tempi nuovi ad un più scaltro uso della sua innata furberia e delle sue doti più vistose. Perché i tempi cambiano davvero: ora anche le ragazze negre, come la ribelle Candy, non s'accontentano più di avere solo un bel corpo caloroso, vogliono anche un'anima e dei sentimenti e delle nostalgie; e soprattutto ora la guerra di Secessione ha cambiato tutte le carte sul tavolo. Idee di libertà e di abolizione della schiavitù scendono dal nord; e nel sud l'antica ricchezza si dissipa e distrugge, le belle fattorie decadono, i campi non sono più coltivati, i negri schiavi fuggono, i padroni non li possono più mantenere né trattenere. Ecco il momento degli uomini nuovi: dei lestofanti come l'ambiguo Apolloni o degli energici conquistatori come Drummage. Per salvare la sua casa e la comunità di ex-schiavi che vive sulla piantagione, a Drummage non resta che un mezzo: diventare lui il padrone di Falconhurst e di Sophie Maxwell.