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Attualmente non in commercio
Editore: Carocci
Anno: 2002
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 112 Pagine
Isbn 13: 9788843022465
Caroline Schlegel e Ingeborg Bachmann – l'una alla fine del Settecento, nei confronti dei suoi amici romantici, ambiziosi teorici del 'frammento' e dell'ironia, l'altra nei confronti delle varie avanguardie novecentesche – rivolgono l'identica, forte richiesta alla vera arte: che sappia esporsi alla frammentarietà della vita e insieme comporla in un 'tutto', in un 'intero perfetto'. Questa sfida, raccolta audacemente da Jane Austen e vinta attraverso l'arte della conversazione, nel Novecento si configura in modo molto diverso. In Virginia Woolf e nella Bachmann, ma anche nei film di registi come Eric Rohmer e Robert Altman, all'emancipazione femminile che rischia di appiattirsi sul reale risponde un parlare sospeso, sconnesso, interrotto, prezioso segno stilistico dell'alterità femminile. Chi sa «mettere insieme» i frammenti della realtà in un «tutto» (Woolf), in un «cerchio» (Altman), in «una tessitura dove nessun filo va perduto» (Bachmann), non solo ci cattura a ripetute letture, ma – proprio grazie al dono di una forma – ci guida verso il mondo, verso l'aperto.