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Luchino Visconti fra opera e cinema. Ossessione e l'ombra lunga della Traviata (0)

Gloria Staffieri

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Cinema Musica Italia

Editore: Carocci

Anno: 2025

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 128 Pagine

Isbn 13: 9788829033119

Il libro propone un percorso intermediale che prende l'avvio dal primo film di Visconti, Ossessione (1943), il cui soggetto scabroso e fortemente realistico – ispirato al romanzo noir The Postman Always Rings Twice di James Cain – apparve subito in audace contrasto con le tematiche di pura evasione del cinema di regime, tanto da scatenare le ire della censura. In tale contesto, si focalizza l'attenzione sul contributo apportato al discorso filmico dalle citazioni operistiche, qui disseminate in più punti a partire dall'Andante di Germont «Di Provenza il mar, il suol», tratto dalla Traviata. Cantato dal marito della protagonista fin dalle prime scene del film, e più volte ripreso nel corso della vicenda, il brano conferisce a Ossessione una particolare assonanza narrativa con l'opera verdiana, in modo da mettere in gioco più complessi livelli di significazione. Si esaminano quindi gli inserti melodrammatici presenti nelle pellicole successive del regista, Bellissima (1951) e Senso (1954), al fine di enucleare alcune costanti della sua strategia operativa. Ossessione rivela altresì in filigrana l'ombra di un progetto cinematografico del giovane Visconti, La signora delle camelie, che avrà un peso rilevante sulla sua più iconica regia d'opera: La traviata scaligera del 1955, interpretata da Maria Callas.

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