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Conversatore brillante, critico acuto, dandy inimitabile, Oscar Wilde rimane un «maestro di stile» e un attento osservatore della società e dei suoi mutamenti. Lo dimostrano ancora una volta questi testi, quasi tutti inediti in italiano, nei quali, parlando della moda femminile o di Dostoevskij, di Shakespeare o delle poetesse inglesi, dei rapporti tra arte e artigianato, non perde occasione per scagliare i suoi strali contro la «volgarità» di certa arte e i falsi principi della morale, fedele a quella «grande verità secondo la quale lo scopo dell'arte non è esibire la propria interiorità, ma dilettare».
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Ironico, brillante, poetico, intenditore di letteratura e teatro, estimatore d'arte, Wilde, in una serie di articoli e recensioni, tratteggia lo stile del suo tempo. Meraviglioso!
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