Tempo di lettura:
3h 40m
Editore: Castelvecchi
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 110 Pagine
Isbn 13: 9788868266431
Nella globalizzazione frastagliata dai conflitti, la violenza costruisce, mantiene e modella l’ordine internazionale. Come nella tragedia greca, la violenza esiste solo dove c’è una maggioranza silenziosa, è il non detto dell’organizzazione sociale: quando Kratos parla, Bia tace. Jan Philipp Reemtsma si interroga sulla natura eterogenea e proteiforme della violenza, e sul rapporto che questa intrattiene con il potere e il diritto, a partire dal suo volto più oscuro: l’abisso teorico e storico del totalitarismo nazista. Setacciando la letteratura e la filosofia, da Eschilo ad Arendt, Reemtsma rivela come la sanzione penale si trasforma in «rimedio terapeutico», in desiderio individuale di punizione e di vendetta; come la violenza non parla, ma accompagna il potere «come un’ombra»; come l’estremo dell’orrore possa diventare normalità.
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