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Il passo in più (0)

Francesco Pierucci

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Editore: Nulla Die Edizioni

Anno: 2017

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 219 Pagine

Isbn 10: 8869150917

Isbn 13: 9788869150913

Dopo il successo del suo primo romanzo Il passo in più, uno scrittore non riesce più a ritrovare l’ispirazione. Decide così di partire per un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard in cerca della creatività perduta.
Durante il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una pescivendola napoletana senza scrupoli.
Tra fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista vivrà un’avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che sarà difficile dimenticare.

Recensioni

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libridimarmo

Dopo averlo ricevuto via email, "Il passo in più" di Francesco Pierucci è rimasto un po' ad aspettare che mi ricordassi di averlo (chiedo venia!). L'ho preso in mano tre giorni fa e non l'ho posato un attimo. Il risultato? Finito in un giorno a mezzo. È la storia di un blocco dello scrittore, dell'inseguimento (sia metaforico che letterale) dell'ispirazione, che sembra essersi dimenticata dello scrittore che tanto la brama dopo il suo primo successo letterario. Dopo aver provato tutti i "trucchi" del mestiere, il protagonista si trova, inspiegabilmente, in auto, con sè l'unico bagaglio utile, la sua Underwood Standard, compagna di pagine (bianche, per ora). Così si ritrova a dare passaggi a individui fuori dal comune che non posso elencarvi, oppure vi rovinerei gran parte del divertimento. Somo letteralmente scoppiata a ridere moltissime volte e, data la mia abitudine a leggere sui mezzi pubblici, mi sarò beccata un sacco di occhiatacce. Tornando a noi: dopo aver macinato kilometri e aver sfiorato la morte più di una volta, si ritrova, poco più consapevole di quando era partito, a tornare a casa. È una storia di vita, in poche parole. Non la vita programmata a tavolino, ma una di quelle degne di Kerouac ("dei poveri", come dice lo stesso protagonista), dove i sogni sono importanti tanto quanto i fatti e le persone quanto i personaggi e gli autori che si portano dietro – vedremo, letteralmente, Tolstoj sedere con Dickens e Hemingway e discutere dello scrittore protagonista, non senza qualche discussione. Un libro che mi ha lasciata, letteralmente, a bocca aperta – la "richiesta" iniziale e finale, inoltre, sono degne del monologo di Trainspotting, anche se le trame non potrebbero essere più diverse. Mi sono ritrovata ad abbracciarlo (ed ero sempre in pubblico).

Utente eliminato

Devo dire che il passo in più è un romanzo ben riuscito dosa bene ironia e momenti più riflessivi è un po' troppo breve (200 pagine scarse) ma non sbrigativo o superficiale. Il libro è piacevole da leggere dall'inizio alla fine. Nell'insieme una buona opera prima ma spero di poter rileggere presto Pierucci con qualcosa di più complesso e curato.

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