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Editore: Bottega Errante Edizioni
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 280 Pagine
Isbn 13: 9788899368555
La voce candida e ironica di Bronja Zakelj ci racconta di una perdita, spartiacque che cambia tutto, rivoluziona una vita intera, rende fragili le certezze. E ci racconta anche la storia di una lotta feroce per sopravvivere al cancro, di come si superano le paure e di tutto quello che non vogliamo vedere fino a quando, inesorabilmente, ci sbattiamo contro. Sullo sfondo gli anni Settanta e Ottanta, la televisione che ci mostra il mondo, le Olimpiadi invernali e la sensazione che qualcosa stia per cambiare per sempre.
Recensioni
Stefi
All'inizio lo stile di scrittura di questo libro è molto spigoloso, gli eventi più che narrati vengono quasi elencati ma sono contenta di aver continuato perché sebbene la penna di Bronja Zakelj fino alla fine non mi abbia conquistata, ci racconta delle grandi verità sul dolore, la malattia e sulle persone. È un libro molto duro, non c'è lirismo né poesia ma c'è Bronja, la sua vita, la sua famiglia, i suoi luoghi. Non si possono mettere stelline ad un libro così autobiografico, sarebbe superficiale a mio modo di vedere però preparatevi prima di leggerlo perché alcune pagine per me sono state devastanti.
"Ma lo dicono anche perché io so che la tristezza, come il dolore, disturba, e che non è appropriato mostrarla in giro a voce troppo alta e troppo a lungo. Perlomeno non dove possono vederla tutti. Perlomeno non dove può portare inquietudine. E non dove significa sconfitta. La sconfitta di fronte all'illusione che, nonostante tutto, va tutto bene, e la sconfitta di fronte alla stessa morte."