"D'amore si muore", "Metti una sera a cena", "Gli amanti dei miei amanti sono i miei amanti"... Ciniche e brillanti, caratterizzate dallo svelamento dell'ipocrisia e della reale mancanza d'amore, le opere drammaturgiche di Patroni Griffi costituiscono uno dei corpi teatrali più noti del secondo dopoguerra.
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