Tempo di lettura:
4h 16m
Editore: La nave di Teseo
Anno: 2025
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 128 Pagine
Isbn 13: 9788834619841
La protagonista di questo romanzo è una ragazzina senza nome che vive in un villaggio, anch’esso senza nome, in Palestina. Ultima di nove sorelle, la protagonista deve fare i conti non solo con le scoperte, le speranze e le vicissitudini di una giovane donna, ma anche con eventi e tragedie a cui nessuno dovrebbe assistere. Le esperienze quotidiane di questa ragazza, che cerca di concentrarsi sulle piccole cose per non farsi sopraffare dalla realtà che la circonda, assumono una portata ben più ampia, risuonando fino a diventare pesanti come macigni, in quella che è a tutti gli effetti una tragedia che riguarda ognuno di noi. L’esperienza dell’amore si lega a doppio filo con la scoperta della morte e ogni azione, persino la più piccola e all’apparenza insignificante, è in grado di generare ripercussioni devastanti. In una lingua che appare allo stesso tempo naturale e alienata, Shibli rompe con le tradizioni della narrativa araba moderna, consegnandoci un’opera straordinaria e toccante in cui ogni parola e ogni gesto coinvolgono il lettore, legandolo indissolubilmente agli sguardi curiosi della protagonista, e ai suoi silenzi, costringendolo a guardare e a prendere coscienza delle condizioni di un popolo e di una nazione dalla storia travagliata, dolorosa e senza pace.
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Recensioni
Stefi
Siamo in un villaggio imprecisato della Palestina, la protagonista è poco più di una bambina, non sappiamo il suo nome e nemmeno quello di tutti gli altri personaggi. I gesti banali di vita quotidiana scandiscono l'esistenza di questa bambina in una terra tutt'altro che ordinaria, in cui l'alienazione e la violenza fanno ormai parte integrante del paesaggio. Non c'è spazio per la tenerezza, né per la magia dell'infanzia, anche se la tendenza alla contemplazione della giovanissima protagonista ci fa supporre che abbia una preziosa sensibilità che potrebbe condurla ad una vita da creativa, se solo ne avesse la possibilità. La narrazione di Adania Shibli è scandita da immagini, infatti ho avuto l'impressione di osservare dei dipinti e non di leggere un libro, non è un tipo di scrittura pienamente nelle mie corde però "Sensi" mi ha comunque molto commossa.