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Segnate a vista. Donne di strada nel Medioevo (1)

Silvana Arcuti

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Editore: Pensa Multimedia

Anno: 2011

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 156 Pagine

Isbn 10: 888232852X

Isbn 13: 9788882328528

Legalità e disonore è il binomio conflittuale che nel medioevo caratterizzava molte attività umili e declassate, relegate ai margini dello spazio urbano. L’esempio più significativo è offerto dalla prostituzione: tollerata all’interno delle mura cittadine perché richiamava su di sé l’esuberanza delle pulsioni sessuali maschili, veniva condannata sul piano dottrinale in quanto fonte di immoralità e di vizio. Il pensiero medievale, pertanto, ammetteva il commercio del corpo fra i mestieri leciti, ma non concedeva attenuanti alle donne che lo praticavano. Svalutazione sociale, obbligo di esibire sugli abiti un segno infamante di identificazione, provvedimenti restrittivi della libertà di movimento, sanzioni pecuniarie e pene corporali erano il corollario dell’orizzonte quotidiano delle donne di strada, donne con vite difficili, segnate nel corpo e nelle vesti, sempre in bilico fra repressione e tolleranza, divieti e compromessi.

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