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La parola al potere, nuda e pura. Da sola, con il suo fascino semantico e musicale e tutto il suo pathos evocativo. In un tripudio di anarchia linguistica, fantasia creativa e rielaborazione sintattica originale: il talento naturale di Cambria per la trasfigurazione immaginifica attraverso la scrittura si esprime sia nella singolarità di contenuti spesso bizzarri, fantasiosi e anticonvenzionali, sospesi tra l'etereo e il quotidiano, tra il lirico e il prosaico, sia nella particolarità di una forma letteraria insolita ed estrosa che, forte della sua assoluta unicità, rappresenta la vera cifra distintiva della silloge. In Cambria la scrittura si fa metaforica, criptica, scapigliata, talora perfino strampalata. Cattura istantanee di umori cangianti ed emozioni estemporanee attraverso la suggestione bislacca dell'accostamento imprevedibile, del contrasto di immagini, della libera associazione. Artifici incanalati sui binari di una scrittura rigorosamente paratattica, brachilogica e fulminante.