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Questo trenino a molla che si chiama il cuore (0)

Loredana Lipperini

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Editore: Laterza

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 166 Pagine

Isbn 10: 8858113640

Isbn 13: 9788858113646

Trovare un’identità nei luoghi che appartengono al passato, proprio nel momento in cui quei luoghi la stanno perdendo per sempre.

«La Valle è abituata al doppio. Doppia è l’erba che spunta nei prati della Valle e che le donne sapienti usavano per dare concordia o sconcordia a seconda di quale parte veniva usata, e se cresceva verso l’alba o verso il tramonto. Doppie sono le antiche divinità dei luoghi, doppio è il confine, perché l’Umbria annoda le sue curve con le Marche senza che il paesaggio cambi: semmai è la superstrada che sta rompendo quelle curve, tagliando in due le gole con i piloni e i viadotti.»
Anche la scrittura è fatta di confini, e la vita stessa di chi narra e che in quei luoghi è tornata negli anni della maturità, per ragionare su cosa significhi essere due in una, e su cosa intendeva Pessoa quando sosteneva che non c’è nulla di più reale di un personaggio di finzione.

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