Tempo di lettura:
8h 32m
Editore: Einaudi
Anno: 2025
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 256 Pagine
Isbn 13: 9788806270476
Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell'Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di Marianne). Nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività. C'è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di Marianne con l'eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore.
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Recensioni
An.co.03
Non mi sembra che questa storia mi abbia lasciato molto, probabilmente non l'ho letta nel periodo giusto della mia vita. Lo stile dell'autrice è comunque molto interessante e particolare.
saraeffe4
Con questo libro la Rooney (che poco mi aveva convinto con Parlarne tra amici) riesce a toccare corde del mio cuore come pochi altri libri sono riusciti a fare. Sono dell'idea che un libro simili o si ami o si odi, io sicuramente faccio parte della prima categoria.
Ho rivisto in Marianne e Connell tutte le paure, le gioie, le fragilità che io stessa potrei provare e che in qualche caso ho provato. Ho riso con loro, pianto per loro e sperato fino in fondo in loro.
Lasciare il finale aperto (aspetto che molto spesso a me lascia insoddisfatta) ha accentuato la concretezza che questa storia mi trasmette, e non nego che in molti momenti, subito dopo la lettura ma anche nei giorni a seguire, ho provato a pensare e immaginare che cosa questi due ragazzi così imperfetti, ma anche così giusti, avrebbero potuto fare.
È un libro che mi legge l'anima e con cui posso leggermi a mia volta, è un libro che mi parla, ogni volta in maniera diversa, è un libro che mi emoziona ogni volta come fosse la prima.
Aivlis76
Bello. Mi sono piaciuti tantissimo i due protagonisti nel loro voler essere considerati persone normali... li ho visti reali. L'amore è l'argomento centrale del libro. Un amore difficile, travagliato, così speciale ma assolutamente "normale" per certi versi... il sentimento di un legame unico e indissolubile con l'altra persona non subito viene riconosciuto dai protagonisti come Amore.
“La maggior parte della gente, ha pensato Marianne, vive un’intera vita senza mai sentirsi così vicina a qualcuno” cit.
Anche lo stile di scrittura dell'autrice mi è piaciuto molto... diretto, sintetico con molti dialoghi. Anche se subito ho avuto qualche difficoltà con l'assoluta mancanza di punteggiatura nei dialoghi, sono dovuta entrare in sintonia con la lettura.
Francianni
Tutti noi siamo stati almeno una volta nella vita Merienne, e almeno una volta Connel. Un desiderio di normalità e conformità con il mondo che ci ossessiona. Cos’è in fondo la normalità? Ecco secondo me questo storia cerca in tutti i modi di rispondere a questa domanda.
Linda Polverari
Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell'Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di Marianne). Nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività. C'è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di Marianne con l'eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore.
eci
si sente il cuore dell'autrice nel libro, ma lo puoi capire davvero solo se hai avuto un amore così forte
ne ho due copie :)
Tottinaa8
Purtroppo la scrittura della Rooney non mi ha appassionata, nonostante la storia abbia veramente del potenziale. Mi rendo conto però di essere una voce fuori dal coro!!
alessiab
- trama catchy e particolare: amore adolescenziale/giovane raccontato alla luce dell'erotismo, delle insicurezze e dei traumi dei due protagonisti - libro tutto "contenuto", senza particolare attenzione alla forma - stile non particolarmente brillante, ma di impatto ed efficace per narrare gli eventi e "piombare" nelle stanze dei protagonisti -vicinanza ai protagonisti - per età, sensibilità, paure e traumi - possibile parlare di ritratto di una generazione? forse no - in fin dei conti, chi sono le persone normali?
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