Tempo di lettura:
4h 20m
Editore: Sur
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 130 Pagine
Isbn 10: 8869981177
Isbn 13: 9788869981173
Negli ultimi anni assistiamo sempre più di frequente al fenomeno di attrici, cantanti e celebrità che proclamano la loro adesione al femminismo; contemporaneamente, sui social network e sui mass media sono sempre più all’ordine del giorno gli scandali legati alle molestie e le campagne contro i comportamenti sessisti. Ma qual è esattamente la natura di questo «femminismo» che tanto spesso viene chiamato in causa? Davvero basta condannare gli abusi sessuali e credere nel semplice principio che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, per potersi dichiarare femministe?
Questo pamphlet agguerrito e provocatorio ci mostra come il femminismo moderno, nel suo sforzo di essere il più inclusivo e universale possibile, abbia perso la sua carica rivoluzionaria, la capacità di legare la lotta per l’emancipazione femminile a una più ampia battaglia per il rovesciamento dello status quo, e come dietro il cosiddetto "girl power" si celi in realtà l’accettazione degli stessi valori del sistema patriarcale che crea l’ingiustizia e le disuguaglianze: il denaro, il potere, la sopraffazione del più debole in nome della realizzazione di sé.
Recuperando le teorie del femminismo del Novecento, Perché non sono femminista tenta invece di immaginare nuovi valori e nuove pratiche per costruire un progetto completamente diverso, insieme collettivo e radicale: «una rivoluzione totale in cui alle donne non sia semplicemente permesso di partecipare al mondo come già è, ma in cui siano parte attiva nel riformarlo».
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