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6h 20m
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Steve Carell non guardava spesso la televisione. 11 mercoledì sera, però, non perdeva mai lo spettacolo di Stan Gifford, perché quello era un attore proprio divertente. E così, un mercoledì sera, seduto davanti al suo televisore come altri quaranta milioni di telespettatori, Carell vede morire Gifford. Contro ogni logica, contrariamente a ogni apparenza, Carell e Meyer «sentono» che anche quaranta milioni di testimoni possono sbagliarsi, e che quello è un delitto. Ma chi, e soprattutto come, resterebbe un mistero, forse, se Meyer non prendesse un brutto raffreddore... Intanto, Bert Kling si ritrova tra le mani una vicenda che coinvolge una bionda e un tipo troppo violento. Data un'occhiata al caso e un'altra occhiata alla bionda, Kling si butta a districare la matassa con la tenacia del segugio di razza deciso a dimostrare alla preda che il più furbo e il più forte, è lui. Le due trame, le due indagini, le due storie, in cui protagonisti e comparse appaiono tutti ugualmente importanti, procedono parallele anche in questo «Ottanta milioni di occhi», alla tipica maniera di Ed McBain, il quale muove il suo 87° Distretto e i suoi criminali con la maestria che fa di lui un autore di primissimo piano.
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Ottanta milioni di occhi
Ed McBain
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