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Editore: Garzanti
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 288 Pagine
Isbn 13: 9788811004479
"Sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte. "Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta. Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola. Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così. È questo senso di apnea l'unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile. Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po' spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all'improvviso si erano spezzati per sempre. Eppure ora ho capito che è l'imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose."
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Vittoria frequenta l'università, ha una vita normale, anche se ha una madre che non la considera, un padre che è morto quando era molto piccola e un senso di apnea che la pervade quando meno se lo aspetta. Dopo una delle tante discussioni nelle quali lei si innervosisce e la mamma la ignora, trova in un cassetto un vecchio carillon rotto in diversi frammenti, un po' come si sente lei: affiorano improvvisamente dei ricordi legati al suo papà, nebulosi, apparentemente senza alcun senso. Vittoria decide di scavare in sè stessa e per farlo chiede aiuto ad una terapeuta che le insegna l'arte giapponese del "kintsugi", una speciale tecnica di restauro che valorizza le crepe di un oggetto invece di nasconderle, perchè nello stesso modo anche ogni essere umano è perfetto con i suoi difetti e le sue debolezze che lo rendono unico. Vittoria inizierà così un viaggio all'interno del suo io e dei suoi ricordi di bambina che la porteranno a scoprire tanti perchè della sua vita, a ritrovare suo padre anche se diverso da come se lo ricordava, a capire finalmente sua madre, e a rimettere pian piano insieme i vari frammenti della sua vita.
Un romanzo di una dolcezza incredibile, emozionante, a tratti spiazzante e che sicuramente fa riflettere.