Tempo di lettura:
4h 24m
Editore: Mondadori
Anno: 2023
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 132 Pagine
Isbn 13: 9788804773610
Arthur Maxley è un giovane uomo emotivamente devastato. Dopo aver abbandonato il college, vive rintanato in un albergo di San Francisco, mantenuto dalla famiglia. Le sue giornate passano uguali una all'altra, vuote, inutili, tra alcol e solitudine. Come è giunto a questo punto? C'è qualcosa che lo tormenta, qualcosa che non riesce ad affrontare né a lasciarsi alle spalle. E ora suo padre è arrivato in città. È un uomo d'affari brillante, sempre in giro per il mondo. Non si frequentano da anni, è praticamente un estraneo, ma Arthur accetta di vederlo. Da quell'incontro uscirà ancora più disperato, per tuffarsi in una folle notte di bevute con una donna bellissima e sconosciuta. Una resa dei conti finale con i traumi del passato che i lettori non dimenticheranno presto. "Nulla, solo la notte" è il romanzo d'esordio di Williams, scritto dal giovane romanziere a poco più di vent'anni, mentre era soldato in Oriente durante la Seconda guerra mondiale. Un noir psicologico dalle tinte cupe dotato della potenza di una tragedia greca.
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Recensioni
Due parole in croce
Ciò che rimane al termine della lettura del primo romanzo di John Williams - scritto a poco più di vent’anni, di ritorno dal fronte - è un senso di straniamento, di vuoto. Di nulla, appunto. Eppure questo breve romanzo di formazione traccia molto di più, conducendo un’indagine psicologica apparentemente superficiale, ma che in realtà scava in abissi profondi e reconditi in modo graduale, alzando sempre un po’ di più l’asticella del turbamento, quasi a trasformare il lettore da spettatore a investigatore. Lasciandolo poi, agli ultimi capitoli, abbandonato ad uno sgomento che ha sicuramente risposta e giustificazione, ma non trova l’immediato appagamento in un seguito o in una conclusione. E sta proprio qui il fascino di questo libro: l’inaspettato che rimane incognita, e solo la notte - sfondo costante - come unica certezza. Perché di certo, sicuro, consolidato per il resto, c’è poco altro, tra reminiscenze di tempi troppo lontani, passaggi onirici, alterazioni alcoliche, ipotesi non confermate. Una prova d’esordio di un giovanissimo Williams che anticipa stile, caratteri e temi (solitudine, straniamento, fughe interiori) di quelli che saranno veri e propri gioielli della letteratura americana. Mai sfacciati, mai ostentati, eppure di inestimabile valore.
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