Tempo di lettura:
11h 32m
Editore: Piemme
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 346 Pagine
Isbn 13: 9788856683578
"Era bastato così poco, pensai. Così poco per sentirmi così potente." Una mattina di primavera, un solo, velocissimo attimo. Chrissie sa fare un sacco di cose: per esempio, sa come rubare qualche caramella dal negozietto all'angolo senza farsi scoprire, sa come nascondersi giocando a nascondino senza farsi trovare, e sa qual è il muro migliore per fare le verticali. Ma adesso ha un segreto. E avere un segreto le fa sentire un piacevole solletico alla pancia, come quando ha bevuto troppa Coca. A casa, con la sua famiglia, dove il cibo scarseggia e ancor più scarseggia l'amore, non si sente mai così. Quindici anni dopo, Julia cerca di essere una brava madre per la sua bambina di cinque anni. Ha sempre paura di non esserlo, in verità; ha paura di non avere soldi per comprarle da mangiare, o per le scarpe nuove, e si preoccupa senza sosta di quello che le altre mamme pensano di lei. Ma soprattutto ha paura che qualcuno possa portargliela via, la sua Molly. E quando cominciano le telefonate, cui Julia è troppo terrorizzata per rispondere, è chiaro che qualcuno ha scoperto quello che ha fatto quand'era bambina, e che la tormenta ancora oggi. Rendendola la peggiore delle madri possibili. Perché forse è arrivato il momento di affrontare la verità, e chiedersi: può essere possibile la redenzione per qualcuno che ha rubato la vita di un altro?
Recensioni
La biblioteca di Marghe
Christine o meglio Chrissie, o adesso Julia. Nomi che riguardano la stessa persona ma in fasi diverse della sua vita. Christine ha solo 8 anni quando viene condannata a molti anni di detenzione per aver commesso uno tra i reati peggiori che esistano: l’omicidio di un bambino. Come è possibile che tanta cattiveria si celi già in una bambina così piccola?! Tante sfaccettature sono dietro quella scorza da dura che Chrissie si è costruita: una madre che non la vuole, un padre assente che compare una volta l’anno, un bisogno disperato di essere accettata, di essere amata.
È un cattivo seme Chrissie ma di una pianta ancor più cattiva. Ed è per questo che una volta uscita di prigione inizia a farsi chiamare Julia, per chiudere quel capitolo della sua vita che non avrebbe mai voluto scrivere. Ora esiste solo sua figlia Molly e nessun altro, e nessuno potrà permettersi di portargliela via; ora che è madre Christine/Julia non vuole più restare sola, ora che ha scoperto finalmente l’amore incondizionato che si ha per un figlio e quello che un figlio ha per il genitore. Per andare avanti dovrà però fare i conti ancora una volta con il suo passato ma soprattutto con le sue paure.
Un romanzo a tratti angosciante; non riesci ad odiare Christine ma anzi la compatisci e quasi la giustifichi nonostante ciò che abbia fatto quando era ancora solo una bimba. Ben scritto, ben articolato tra flashback e ritorni al presente, non annoia mai.