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15h 8m
Sulla scia de "L'amante dell'Orsa Maggiore", dedicato alle avventure dei contrabbandieri, Piasecki descrive in questo romanzo la malavita di Minsk durante la prima guerra mondiale: borsaioli taccheggiatori, ladri di bestiame, topi d'albergo, truffatori, falsari. Anche queste creature vivono, amano e soffrono come tutte le altre, anche in loro possono sussistere sentimenti buoni e slanci generosi. Tutto il libro è pervaso da una sottintesa polemica, che qua e là si fa esplicita. Ma al di là di ogni polemica rimane l'arte sicura di Piasecki, il suo narrare vivacemente anedottico dove, accanto alla pagina truce, si trova quella piena di malizia e di humour, accanto al più crudo realismo fiorisce la gentilezza più tenera e commovente.
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