Tempo di lettura:
4h 48m
Fumetti Fantasy Avventura Mitologia
Editore: Tunué
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 144 Pagine
Isbn 10: 8867903527
Isbn 13: 9788867903528
Gli autori, con una qualità grafica e narrativa eccelsa, decidono di rovesciare la leggendaria Tavola Rotonda, dando vita a un racconto femminista in cui la fata Morgana afferra la spada contro i rappresentanti dell’ordine stabilito. Privata del suo destino di regina, la sorellastra di Re Artù diventa la fata Morgana e si oppone alla tirannia della Tavola Rotonda e alle manipolazioni di Merlino. Spaventata dal mago che ha giocato con la sua vita fin dalla sua prima infanzia, Morgana dà libero sfogo alla sua rabbia contro tutti: il suo ex insegnante, gli uomini e il loro nuovo dio.
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Recensioni
Katelikki
Moderna rilettura del ciclo arturiano e in particolare della storia di Morgana. Qui Morgana è una donna che fin dalla tenera età è stata vittima della società patriarcale e degli uomini che l'hanno sempre disprezzata e allo stesso tempo temuta per la sua tenacia, intelligenza e per le sue doti magiche che ha ereditato da Merlino, una figura assolutamente negativa. La giovane maga però non ha mai perso la sua determinazione e il suo coraggio, nemmeno quando diventa vittima di un'ingiustizia e di un losco gioco di potere da parte degli uomini del Regno. Una storia di femminismo e rivolta, i disegni però li ho trovati scarni, cupi e privi d'identità. SCAMBIATO
hosemprevissutonelcastello
Retelling del ciclo arturiano con al centro Morgana, arrabbiata e vendicativa dopo i numerosi tradimenti di Merlino, che le aveva promesso il trono della Bretagna. Personalmente non sono rimasta entusiasta né dei disegni né della storia. I primi sono troppo simili a illustrazioni di un libro per bambini, nonostante non risparmino scene grafiche piuttosto esplicite riguardo a sesso e violenza. Inoltre lo stile avrebbe secondo me giovato di spazi più grandi, invece spesso le tavole sono composte da sequenze di disegni molti piccoli. Mi è piaciuto invece l'uso del colore, in cui primeggiano viola e blu, e il rimando a Klimt in alcune illustrazioni. Per quanto riguarda la storia non ho gradito la crudeltà e cattiveria gratuita di tutti i personaggi maschili. Va bene che vuole essere una critica, ma personalmente preferisco racconti più sfumati con personaggi ambivalenti.
wellreadvenus ⊹ ࣪ ˖ 𓇢𓆸
Per mood, tematiche e immaginario visivo mi verrebbe da definirla la graphic novel gemella di Pelle di mille bestie.
Si tratta anche in questo caso di una rilettura in chiave moderna e ferocemente femminista di un’antica leggenda: quella del ciclo arturiano.
Morgana nasce come la legittima erede al trono di Tintagel: è la figlia del Re ed è una bambina intelligentissima e autoritaria, mostra già una propensione per la magia, ha un forte senso della morale e una spiccata intolleranza verso le ingiustizie e chi le attua.
A causa di una serie di imbrogli viene privata del trono che le spetta come diritto di nascita, che andrà invece al fratellastro, Artù, e finisce intrappolata nelle demoniache grinfie di mago Merlino.
Addestrata da Merlino alle arti magiche, diventa la terribile fata Morgana, che si ribella al suo mentore e ritorna nel suo regno d’origine per riprendersi ciò che è suo e vendicarsi di tutti quelli che glie lo hanno tolto: il suo mentore, il fratellastro, gli uomini in genere e il loro nuovo dio.
In questa lettura del ciclo arturiano i personaggi maschili fanno una figura pessima: Artù è un individuo viscido e un succube a Merlino, a sua volta un assoluto demonio, che usa il suo potere magico solo per truffare e ottenere potere, Lancillotto é un belloccio tutto muscoli e niente cervello, gli altri cavalieri niente più che macchiette…
C’è un peculiare senso di solitudine in questa vicenda, quel senso di isolamento che ispirano tutte quelle storie in cui il protagonista è solo: Morgana è sola perché è troppo in gamba, troppo intelligente, troppo potente, perché è diversa, spaventosa, arrabbiata - e, per citare Taylor Swift: “No one likes a mad woman”.
Tutti intorno a lei sono succubi delle leggi degli uomini, sia intese come le leggi del patriarcato, sia come quelle della razza umana. Solo Morgana ha la lungimiranza e l’intelligenza di vederne la stupidità e i limiti, e questo la rende ancora più tragicamente sola e arrabbiata.
Anche Pelle di mille bestie è una graphic novel dal mood piuttosto cupo, ma il suo tono è più scanzonato, c’è spazio per l’umorismo, l’amore, la speranza. Morgana invece è una favola nerissima, che vi consiglio di leggere in un periodo in cui siete arrabbiati con il mondo, e utilizzare il suo potere di mito per operare una catarsi.
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[Fine prima lettura: 22-7-2021]
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