Tempo di lettura:
6h 14m
Editore: Xenia
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 187 Pagine
Isbn 13: 9788872738269
«Vi racconterò cosa significa essere una mezzosangue in Canada, le gioie e i dolori, la povertà opprimente, le frustrazioni e i sogni. Non sono amara. Ho superato questo stadio. Voglio solo dire: "era così, è ancora così"». Questa storia straordinaria, scritta da una donna Métis, apre la porta di un mondo poco conosciuto che coesiste nella società canadese. Maria Campbell condivide con noi l'amore e le tragedie della sua infanzia nel Saskatchewan del nord. Maria è una bambina forte e sensibile che vive in una comunità privata del suo orgoglio e della sua dignità dal mondo bianco circostante. A quindici anni tenta invano di scappare, sposando uno sconosciuto e trovandosi prigioniera nei bassifondi di Vancouver -schiava della droga, incline al suicidio, vicina alla morte. Sopravvive invece, ispirata dalla sua bisnonna Cree, Cheechum, che le dà fiducia in sé stessa e nella sua gente. Le pagine di Maria Campbell ci consentono di capire non solo il popolo Métis, ma anche l'odio e il razzismo che subisce.
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Recensioni
Stefi
Ho vissuto come un privilegio scoprire questo libro quasi per caso e leggerlo. Non è giusto valutare con le stelline o commentare queste pagine sincere e preziose, perché si tratta della reale esistenza vissuta da Maria Campbell e dalla sua famiglia, con tutte le gioie, i sentimenti, i grandi dolori e i sordidi meccanismi dell'emarginazione. Ma posso sicuramente dire che questo libro è importante perché rende consapevoli delle verità storiche che riguardano il Canada e la sua popolazione.
"Una cosa che ho scoperto è che se stai cercando cibo, un tetto, vestiti, o solamente qualcuno con cui parlare, non c'è mai nessuno intorno. Ma se vuoi andare a una festa, ci sono sempre molte persone disposte a spendere una fortuna per vederti allegramente ubriaca."