Tempo di lettura:
12h 48m
Editore: Mondadori
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 384 Pagine
Isbn 10: 8804728639
Isbn 13: 9788804728634
Dalla creatrice della serie Netflix Heartstopper. Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no? L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l'amore sembri così facile per tutti tranne che per lei. Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l'unica forma possibile di vero amore? Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un'autrice dalla voce rara e autentica.
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Recensioni
Giada_Frank
Un libro dolce e autentico. Ancora una volta Alice Oseman é riuscita a smuovere le corde giuste e a farmi commuovere più volte. Finora avevo letto solo Heart stopper, in inglese, ma anche la traduzione italiana dei suoi romanzi é ben fatta. Decisamente una delle mie scrittrici preferite.
aeryn
Loveless non è un libro particolarmente dinamico. Non ci sono grandi colpi di scena, né eventi sconvolgenti: la narrazione si muove lentamente, concentrata soprattutto sulle emozioni e sui pensieri di Georgia, la protagonista.
Durante il romanzo, Georgia scopre di essere asessuale aromantica (aroace), due identità che purtroppo vengono trattate ancora troppo, troppo poco.
Alice Oseman affronta l’argomento con delicatezza, onestà e senza mai cadere nei cliché o nella semplificazione, rendendo Loveless una lettura preziosa per chi si riconosce in queste etichette, ma anche per chi semplicemente vuole capire di più.
L’unica cosa che appesantisce un po’ la lettura è lo stile lento, e il fatto che a volte la storia sembri ripetersi. Alcuni passaggi risultano ridondanti, come se Georgia girasse in tondo nei suoi pensieri — ma forse è anche questo il punto: scoprire se stessi non è un percorso lineare.
Loveless non è una storia d’amore. È una storia di accettazione e di amicizia. Una storia che parla di identità, di ciò che significa essere “diversi” in un mondo che dà per scontate certe esperienze. E per questo merita davvero di essere letta!
Lilychan83
Questo libro narra la storia di Georgia, una ragazza innamorata dell’amore in tutte le sue forme che non vede l’ora di innamorarsi. Solo che non sembra riuscirci. Non le interessa mai nessuno, ragazzi, ragazze, niente. Cosa vuol dire? E perché proprio a lei? Loveless racconta il suo percorso di scoperta e accettazione di sé. Molto bello.
Carmen :)
Lettura scorrevole, divertente e toccante, tuttavia credo che esistano sicuramente maniere più veritiere di illustrare l'asessualità. Non che i tormenti della protagonista non siano leciti, ma l'improbabilità che lei inciampi di continuo in braccio a un personaggio nella medesima situazione è davvero altissima.
L'odierna tendenza a iperincludere benevolmente tutte le possibili minoranze nello stesso contesto è ridicola e così risulta anche nel romanzo, che, nel tentativo di normalizzare una condizione atipica, rasenta il paradossale.
Per non parlare poi della protagonista che, figlia di internet, preferisce usare e ferire i suoi preziosi amici pur di capirsi invece che continuare tranquillamente a cercare info on-line. Ni dai.
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