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“Il silenzio della neve si fondeva con quello avattato della convalescenza, mi costringeva a pensare, quasi a tirare le somme della mia vita. Gli anni dell' infanzia, e perfino di quella dei miei figli, erano lontani: si era spento per sempre il clamore delle loro risse adolescenti. Mi prese la sensazione che il silenzio non fosse soltanto fuido, dovuto a transitori fenomeni atmosferici. Mi domandai quante persone avevo perso per strada e se avrebbe avuto senso fare il conto dei torti, delle ragioni e della fatalità”
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