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Le cattive (0)

Camila Sosa Villada

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Editore: Sur

Anno: 2025

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 220 Pagine

Isbn 13: 9788869984648

Camila non ha ancora vent’anni quando si affaccia per la prima volta sulla zona più buia del Parco Sarmiento. Camila è una donna che ama, soffre, lotta. Camila è Cristian, un bambino che si prova di nascosto i vestiti della madre, i rossetti, gli orecchini, e trema alle sfuriate del padre. Camila è destinata a fare la puttana, a morire buttata in un fosso, così le hanno detto, così le hanno augurato. Questa è la storia di Camila e del gruppo di donne trans che diventerà la sua famiglia: c’è La Zia Encarna, madre protettrice con i seni gonfi di olio motore, c’è María la Muta, che sogna di volare, c’è La Machi, capace di curare ogni male. Ci sono le notti senza fine, le botte dei clienti, gli insulti, le fughe dalla polizia. C’è la scoperta di sentirsi diversi, il rifiuto dei genitori, la solitudine, la povertà. C’è un’ironia caustica, c’è tutta la gioia di un’identità finalmente propria e la voglia di vivere di un corpo che rinasce, che fiorisce. "Le cattive" è un inno alla vita, un rito di iniziazione, un manifesto esplosivo, una preghiera, una vendetta. Con una prosa originalissima, un immaginario rigoglioso e poetico, questo romanzo racconta una storia che forse non abbiamo mai visto così da vicino ma di cui abbiamo senz’altro bisogno.

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Micheledap

LE CATTIVE Camila Sosa Villada

 

Le Cattive di Camila Sosa Villada potrebbe essere la scenografia perfetta per un film diretto da Pedro Almodovar. Attraverso gli occhi di Camila seguiamo la difficile vita ai margini di un gruppo di prostitute transgender a Cordoba, nell’Argentina più profonda e conservatrice. Ognuna delle donne protagoniste fa capolinea sulla scena raccontando la propria storia , le paure, le fantasie ed i desideri, tutte diverse  nella loro unicità ma tutte accumunate da un doloroso destino intriso di violenza, sopraffazione, emarginazione, malattia e, per alcune di loro, anche, fintanto, la loro morte.

 

Camila Sosa riesce con un virtuosismo letterario a creare un esordio sorprendente sia nel soggetto narrativo come la transfobia che nell’elaborazione stilistica, capace di mescolare ad un realismo altero, crudo e doloroso elementi fantastici, metaletterari, poetici ed onirici  come la trasformazione in animali di donne malate terminali di AIDS che è, in realtà,  una metaforica critica ad una società che tende a disumanizzare ed emarginare i più deboli in ogni declinazione.  In conclusione le Cattive è una scatola che contiene le più disparate emozioni del genere umano, un concentrato di dolore e disperazione che sa raccontare, a volte, anche la gioia, la festa, la tenerezza e soprattutto il sentimento di comunione  e solidarietà, un’opera sull’identità e sull’accettazione di sé stessi anche di fronte alla violenza ed alla sopraffazione.

 

"Ogni notte le trans riemergono da quell'inferno di cui nessuno scrive, per restituire la primavera al mondo."

FourPointFifty-Star

Stefi

Camila Sosa Villada ci porta nel mondo delle donne trans, senza ipocrisie né facile retorica. La narrazione infatti è diretta, colorita, sincera e spezza il cuore. Le tante immagini suggestive che l'autrice usa per descrivere le sue amiche, le colleghe e i loro amici e amanti rifugiati di guerra, i cosiddetti "Uomini senza Testa", sono divertenti, sagaci e commoventi. La violenza e la malvagità di cui gli esseri umani sono capaci si manifestano spesso contro le donne trans, nel raccontarlo Camila non ci risparmia nulla perché la crudezza é necessaria a capire e ad aprire gli occhi sull'assurdità di gesti così gravi contro un'altra persona fatta di lacrime e sangue proprio come tutti noi.

Lettura indimenticabile.

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