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Un soldato che ritorna dopo vent'anni di esilio e vaga verso il paese natio. Non ritrova piú se stesso, né riconosce la patria a cui è tornato. Quello stesso mondo (i boschi, il villaggio, la terra, le ombre dei vivi) è incapace, dopo le lacerazioni della guerra, di accogliere il nuovo venuto: è un residuo di umanità, una scoria che resta impigliata alla vita quasi suo malgrado, a forza di ricordi e di allucinazioni, quasi al di fuori dei cicli della natura. "La signora", vedova di un maggiore caduto, superando le tentazioni individualistiche e i facili sentimenti, si innalza su tutti, interprete solenne delle leggi misteriose dell'esistenza che, lentamente, maternamente, riesce a comunicare ai vicini fino a riconciliarli con l'universo. Ma questo atto di pace non riporta allo "status quo ante"...: è un impegno alla solidarietà tra gli uomini, un amoroso abbarbicarsi alla terra che sola può indicare il rimedio dei mali che corrodono l'umanità.
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