Tempo di lettura:
8h 20m
Editore: Fazi
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 250 Pagine
Isbn 10: 8893252740
Isbn 13: 9788893252744
A un incrocio tra casualità e destino si incontrano Leonardo Guerrieri, vedovo cinquantenne, un passato brillante e un futuro alla deriva, e Martino Rochard, un ragazzino taciturno che affronta in solitudine le proprie instabilità. Leonardo e Martino hanno origini ed età diverse, ma lo stesso carattere appartato. Il ragazzo, in affido temporaneo, non chiede, non pretende, non racconta: se ne sta per i fatti suoi e non disturba mai. Alle medie, però, a Martino, ormai adolescente, viene diagnosticata la sindrome di Asperger.
Per allontanarsi dalle sabbie mobili dell’apatia che sta per risucchiare entrambi, Guerrieri decide di lasciare Milano e traslocare in una grande casa, lontana e isolata, in mezzo ai boschi e ai prati d’alta quota, nelle Alpi piemontesi.
Sarà proprio nel silenzio della montagna, osservando le nuvole in cielo e portando al pascolo gli animali, che il ragazzo troverà se stesso e il padre una nuova serenità. A contatto con le cose semplici e le persone genuine, anche grazie all’amicizia con il burbero Augusto, un anziano montanaro di antica saggezza, padre e figlio si riscopriranno più vivi, coltivando con forza le rispettive passioni e inclinazioni.
Una storia positiva è al centro di questo romanzo che trabocca di umanità e sensibilità autentiche e che contiene una riflessione sul labile confine che divide la normalità dalla diversità. Un romanzo sul cambiamento, la paternità, la giovinezza, in cui padre e figlio ritroveranno la loro dimensione più vera proprio a contatto con la natura, riappropriandosi di valori irrinunciabili come la semplicità e la bellezza.
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Leonardo Guerrieri è un cinquantenne vedovo, con un passato da discreto scrittore, Nina, una figlia ormai grande che fa l'osteopata, ed un futuro ancora da scrivere, un po' incerto. Da quando è morta sua moglie Chiara, nel sonno in una notte in cui lui non era a casa per via del lavoro, Leo vive in un limbo di sensi di colpa, come se la sua presenza avesse potuto cambiare le sorti della sua amata. La vita però lo porta ad incontrare Martino Rochard, un bimbo di soli 8 anni che, su suggerimento di Nina, prende in affido temporaneo: Martino è un bambino brillante, sorprendentemente intelligente ma con alcuni atteggiamenti che Leo non comprende. E' infatti affetto dalla sindrome di Asperger, una patologia che gli viene diagnosticata durante le scuole medie e che spiega tanto di quei suoi strani silenzi, di alcuni suoi gesti quasi ossessivi e anche della sua notevole perspicacia. Leo non sa cosa aspettarsi, come affrontare questa diagnosi, è spaventato e allo stesso tempo curioso perchè si rende conto che Martino è speciale in ogni senso. Decide così di traslocare in una casa di montagna in Piemonte, lontano dal caos della città di Milano e dove poter restare in ascolto solo della natura. In questa nuova vita Leonardo si riscoprirà padre e scrittore e inizierà nuovamente ad apprezzare la vita che così tanto lo aveva deluso.
Il romanzo è molto breve, forse troppo data la trama; avrei preferito che fossero approfonditi maggiormente gli aspetti della sindrome di Asperger che in fondo risulta marginale nella narrazione. Nel complesso è stato un romanzo piacevole, con dei piccoli spot di riflessione molto profondi.
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