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La donna che rubava i mariti (0)

Margaret Atwood

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Editore: TEA

Anno: 2025

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 636 Pagine

Isbn 13: 9788850273140

Tre amiche: Roz, Charis e Tony. Si sono conosciute al college e hanno una cosa in comune, Zenia. Anche lei compagna di college, bella, intelligente, di volta in volta manipolatrice e vulnerabile, fragile e spietata, ha tradito la loro fiducia, rubando a ciascuna di loro il marito. A un certo punto è morta, anche se lontano e in circostanze poco chiare; le tre amiche sono andate al suo funerale. Come è possibile, allora, che mentre Roz, Charis e Tony si incontrano in un ristorante alla moda appaia proprio Zenia? La storia si riavvolge, il passato ritorna, anche perché in realtà il fantasma di quella donna non aveva mai smesso di aleggiare sinistramente sulle vite delle tre amiche. Ma forse quella che sembra una minaccia può trasformarsi in un'opportunità? Esplorando il tema scomodo della malvagità femminile, questa storia dimostra, se ce ne fosse bisogno, le doti di narratrice dell'autrice del "Racconto dell'Ancella", la sua capacità di guidarci nelle profondità della coscienza con naturalezza, sfidando le nostre certezze, e di saperlo fare, perché no, con un tocco di sottile umorismo.

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Recensioni

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Stefi

Il titolo in italiano di questo romanzo è talmente brutto e un po' fuorviante che paradossalmente ha suscitato in me la voglia di leggerlo. È sempre la Atwood, perciò mi aspettavo molto, invece sono rimasta un po' delusa. Per carità c'è tanta maestria e classe quando l'autrice parla sia delle dinamiche tra donne e sia di quelle tra le donne e gli uomini, come in questo estratti qui di seguito.

"È complicato essere una donna capo. Le donne quando ti guardano non pensano: 'Il capo'. Pensano: 'Una donna' , che significa: 'É solo una donna come me, chi si crede di essere?' I loro trucchetti seduttivi con te non funzionano, e i tuoi non funzionano con loro; avere due occhioni azzurri non serve a niente. Se ti dimentichi del loro compleanno ti esecrano, se alzi la voce si mettono a piangere, e non al gabinetto come farebbero con un uomo ma lì in piena vista, ti riversano addosso le loro disgrazie si aspettano simpatia, e prova a farti portare una tazza di caffè. 'Leccateli da sole francobolli, madama'. Sì, te lo portano, ma solo quando è freddo e poi ti odiano per tutta la vita."

~•~•

<<Ho invitato Zenia a bere qualcosa>> dice Roz a Mitch. Se non glielo dice, è garantito che lui capiterà lì e farà il muso per essere stato tagliato fuori. Essere una donna di potere non significa che non debba camminare sulle uova con Mitch. Ci deve camminare eccome, deve farsi più piccola, fingere di essere meno di quel che è, chiedere scusa dei suoi successi, perché ogni cosa che fa è amplificato.

Dopo la curiosità iniziale la trama mi ha stancata, mi risultava ripetitiva e francamente ho fatto fatica sia ad empatizzare con le protagoniste sia a percepire come verosimile alcuni elementi.

 

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