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Editore: Sur
Anno: 2023
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 315 Pagine
Isbn 13: 9788869983566
Il 16 luglio del 1990, a Città del Messico, Liliana Rivera Garza fu vittima di un femminicidio. Aveva vent’anni, studiava architettura. Da tempo cercava di porre fine a una relazione con un ragazzo che non le dava tregua. Qualche settimana prima della tragedia, prese una decisione definitiva: nel bel mezzo dell’inverno aveva scoperto che in lei c’era, come diceva Albert Camus, un’invincibile estate. L’avrebbe lasciato per sempre. Avrebbe cominciato una nuova vita. Avrebbe fatto un master, si sarebbe trasferita a Londra. La decisione del ragazzo fu che lei non avesse una vita senza di lui. Trent’anni dopo, a partire dalle carte di Liliana, dalle indagini dell’epoca e dalle testimonianze di amici e familiari, Cristina Rivera Garza ricostruisce la storia della sorella, una storia personale ma terribilmente universale: quella di una giovane donna, brillante e determinata, che muove i primi passi in un mondo permeato dalla violenza di genere. Dal primo amore con un ragazzo affascinante ma geloso e possessivo, fino all’ultima meravigliosa estate, fatta di viaggi, emozioni e libertà mai sperimentate prima. In un memoir che sfida ogni convenzione stilistica, con una prosa luminosa e poetica e un finissimo equilibrio tra fiction e non fiction, Cristina Rivera Garza affronta il lutto che l’ha cambiata per sempre, e che ancora oggi determina la persona che è e le cause per le quali si impegna a lottare ogni giorno.
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Recensioni
OgniRicciounLibro
Piccoli spoiler.
Una storia vera di 30 anni fa, ma che ad ogni pagina fa pensare al presente e questo fa ancora più male. In Messico i femminicidi sono più brutali e 'insignificanti' per lo stato.
Liliana era una donna amata da tutti, diligente nei suoi studi e con la convinzione di non aver bisogno di un compagno, soprattutto perché troppo giovane. Purtroppo il suo primo fidanzatino non era della sua stessa opinione e questa relazione tossica l'ha 'accompagnata' fino alla fine della sua vita!! Dispiace anche che nessuno vicino a lei - amici, parenti - abbiano capito che quell'individuo era un vero pericolo.. Anche perché Liliana non ha, quasi, mai espresso esplicitamente questi problemi!!!
Ci sono molte cose in questo libro che fanno arrabbiare, ma è un libro che và letto.