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Attualmente non in commercio
Editore: Mimesis
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 224 Pagine
Isbn 13: 9788857590028
Luisa Ferida torturatrice di partigiani; Luisa Ferida innocente, uccisa perché “troppo bella” (Baudrillard). Se la letteratura storica e biografica sull’attrice emiliana ci ha finora offerto numerose versioni – contrastanti e contestate – della femmina “nera” o “sfortunata” divenuta celebre sugli schermi di regime, ancora tutti da indagare sono il suo pregevole lavoro d’attrice, la sua poliedrica immagine divistica. A partire da un affondo sul cinema italiano tra il 1930 e il 1945, intorno al suo rapporto col divismo d’oltreoceano e sulla proposta delle immagini femminili dei suoi schermi, il libro si pone come obiettivo l’indagine ravvicinata dell’attrice, che proprio su tali schermi vede circoscriversi la propria esperienza cinematografica.