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Editore: Guanda
Anno: 1993
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 136 Pagine
Isbn 10: 8877466448
Isbn 13: 9788877466440
Di giorno c'è l'uomo e la foresta. Di notte l'uomo è la foresta. Il vecchio Antonio José Bolívar vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza – finita male – di colono bianco, la fotografia sbiadita della moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma il suo patrimonio è una sapienza speciale che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi sull'uomo. Questa è la storia del loro incontro, ma soprattutto è un canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità. Canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità, il romanzo di Luis Sepúlveda ci porta, insieme all'ardore della denuncia, un'irriducibile capacità di sperare. E di sognare, come succede al vecchio Antonio quando legge i suoi romanzi d'amore. In una nuova edizione pregiata da collezione.
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Recensioni
Alice
Ho riletto più volte questo libro e mi sono sempre sentita come se lo stessi leggendo per la prima volta. Sepùlveda è per me un grande ammaliatore: fin da quando ero piccina picciò i suoi libri mi attraggono e mi emozionano. Perchè sono ricchi di cultura e passione.
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