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Editore: Sellerio editore Palermo
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 137 Pagine
Isbn 13: 9788838924446
Questo libro nasce quasi per caso: una figlia che va via di casa chiede alla madre qualche ricetta per la sua nuova famiglia, segreti culinari condivisi nella loro vita complicata, a volte conflittuale e dolorosa. Una richiesta che fa esplodere, in maniera imprevedibile, incontrollata e perciò forse più libera, la memoria dell'Autrice. Annotare i piatti di famiglia diventa l'occasione per ripensare al proprio passato, riflettere su quelle origini che sono il nodo delle nostre esistenze. Il padre ungherese che in Italia non si è mai sentito a casa sua; la madre sofferente sprofondata in una depressione da cui si libererà soltanto con la morte, le tradizioni magiare che si combinano con la tradizione abruzzese fatta di cibi poveri e sempre troppo uguali, i piatti di cetriolo e yogurth con cui la nonna, nata a Costantinopoli, alimentava il suo esilio e la sua memoria, il sapore acre della marmellata di rose, la lussuria appiccicosa del locum, lo strudel ai semi di papavero della zia Rosa, transfuga nel 1956 di una Ungheria di cui conserva gelosamente segreti preziosi. È la cucina il luogo della memoria, i ricordi si affollano, si sovrappongono, scanditi da quei piatti, sei in tutto, che fanno da titolo ai capitoli di questo libro e comprendono una intera esistenza.
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