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Il critico come artista/L’anima dell’uomo sotto il socialismo (0)

Oscar Wilde

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Editore: Feltrinelli

Anno: 2015

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 240 Pagine

Isbn 10: 8807901927

Isbn 13: 9788807901928

Questi due saggi di Oscar Wilde sono dei veri e propri gioielli letterari e fanno parte della raccolta Intentions del 1891. Il critico come artista (1890), che inizialmente si intitolava La vera funzione e il vero valore della critica, è scritto in forma di dialogo tra due amici in una notte stellata. Gilbert (che impersona le idee di Wilde) ed Ernest discutono sul significato della critica d'arte. Wilde vi sostiene che: tutta l'arte è immorale e tutto il pensiero è pericoloso; la critica è più creativa della creazione; la critica più alta è quella che rivela nell'opera d'arte quando l'artista non vi aveva messo; il vero critico è ingiusto, insincero, irrazionale. L'arte e la critica, per Wilde, hanno un valore eversivo e sono in contrapposizione alla società. Da qui nasce il secondo saggio, L'anima dell'uomo sotto il socialismo (1891), dive si esprimono, forse in risposta al socialismo di George Bernard Shaw, le idee anarchiche di Wilde (che era un ammiratore dell'anarchico russo Kropotkin) : abolizione della proprietà privata, ma anche del matrimonio; attacco a tutte le forme di governo e a tutte le forme di organizzazione economica (compreso il collettivismo).

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