Il club dei delitti del giovedì (3)

L'ho ascoltato in audiolibro. Il lettore è molto bravo e ha un timbro di voce caldo e piacevole, simile a quello di Claudio Bisio. All'inizio il romanzo risulta un po' confusionario perché si alternano i vari punti di vista dei numerosi personaggi. Ci sono anche delle parti che si riferiscono ad una pagina di diario di una delle protagoniste, che, nel caso dell'audiolibro, sono lette da una lettrice e che nel libro sono scritte in prima persona, a differenza del resto del racconto che è in terza. Dopo l'iniziale confusione però si prende familiarità con i vari personaggi e con lo stile particolare dell'autore che ben si adatta al ritmo della storia con il suo humor tipicamente inglese. Vale la pena "superare lo scoglio iniziale" e arrivare alla fine dove tutto viene spiegato e dove tutti i nodi vengono al pettine. È una storia dolce amara capace di strappare qualche risata e anche qualche lacrima. Osman porta i suoi personaggi ad indagare su degli omicidi irrisolti e contemporaneamente invita il suo lettore, più o meno consapevolmente, a scavare nella complessità dell'animo umano.

Lo dico con il cuore spezzato, ma ha ampiamente deluso le mie aspettative.

La trama mi aveva appassionato, peccato che sia stata rovinata da troppi personaggi, punti di vista e da un libro eccessivamente lungo.

È faticoso anche riuscire a riassumere la trama, perché sinceramente non ci ho capito molto.

In sintesi: troppo confusionario.

2 ⭐️ solo perché il concept di fondo mi è piaciuto.