Tempo di lettura:
7h 32m
Editore: Keller
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 226 Pagine
Isbn 13: 9791259521231
Siamo in un villaggio russo attorno al 1918. La Rivoluzione è già avvenuta, la guerra civile è in pieno svolgimento, ma qui le notizie arrivano lentamente perché l'Impero dello zar è molto grande... Tuttavia anche in un luogo come questo il tempo non si ferma e le cose mutano e scorrono, un po' come il fiume che lambisce il grande salice e le case. L'anziano del villaggio, Ilja, ad esempio, ha recentemente iniziato a fare le sue previsioni su piogge, temporali ed esondazioni con l'aiuto di un fragile tubicino dì vetro a cui tiene come alla sua stessa vita. Il vecchio Pjotr, invece, preferisce rimanere in ascolto del vicino fiume e dei suoi spiriti. E poi c'è Inna Nikolajevna, la moglie di Ilja, che è superstiziosa quanto Pjotr e che ha previsto l'arrivo di uno sconosciuto quando le è caduto il coltello. Già, lo sconosciuto: un giovane uomo con l'uniforme trasandata e lo sguardo turbato. Gli abitanti del villaggio lo osservano con sospetto, lo assillano di domande, eppure nessuno, nemmeno la piccola Annuska, riesce a capire perché sia giunto fin lì e, soprattutto, perché voglia rimanere... Yulia Marfutova ci conduce in un mondo sospeso tra magia e modernità, tra storia e oblio, in un tempo di rivoluzioni e idee nuove e ci fa incontrare personaggi che difficilmente dimenticheremo.
Recensioni
leggereconleggerezza
Un mondo pieno di poesia e di magia.
Questo è in breve 𝐼𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑓𝑎.
Originale , enigmatico, misterioso, surreale, pittorico, ironico, onirico, 𝐼𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑓𝑎, non è un libro adatto a tutti i lettori. È una storia strana, che quasi non esiste, dove la protagonista assoluta è la scrittura.
Bisogna abbandonarsi alle parole di Yulia come se doveste essere trasportati in un sogno, ma se siete troppo realisti, questo libro potrebbe non essere adatto a voi.
✒️ 𝘓𝘦 𝘪𝘥𝘦𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘪𝘱𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘪. 𝘓𝘦 𝘪𝘥𝘦𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘰𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪.
Quello di Yulia Marfutova è un linguaggio speciale e sperimentale che racconta una favola d'altri tempi ambientata in un piccolo villaggio russo del 1918 abitato perlopiù da anziani perché i giovani se ne sono andati quasi tutti. La maggior parte in guerra contro la Germania. La guerra che poi, in questo paese, non sono nemmeno sicuri ci sia ancora.
Perché anche le notizie non arrivano.
✒️𝘌 𝘥'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦: 𝘭𝘦 𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘻𝘪𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦, 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘢𝘭𝘨𝘰𝘯𝘰? 𝘔𝘢 𝘱𝘰𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳, 𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘔𝘢𝘳𝘧𝘢 𝘐𝘷𝘢𝘯𝘰𝘷𝘯𝘢, 𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘭𝘰 𝘴𝘪 𝘴𝘱𝘢𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘢, 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘴𝘢𝘳à 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰? 𝘖 è 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘵𝘰𝘳𝘤𝘦𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘵𝘪, 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘱𝘪ù 𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦?
Ilja e Pyotr Sono sue anziani con la barba bianca.
Uno prevede il tempo dentro un tubicino di vetro l'altro interroga gli spiriti guida del fiume. Non parlano molto in generale specialmente Ilja che risponde per la maggior parte delle volte con un simpatico : Mmh!
✒️𝘖𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦: 𝘮𝘩𝘮. 𝘖𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘩𝘮𝘮. 𝘖𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘮𝘩𝘩.
Se gli uomini di questo villaggio sono di poche parole, le donne invece sono un vortice di pettegolezzi. 😅 (strano)
Il punto forte di questo romanzo sono i personaggi.
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Davvero indimenticabili come Varvara la pazza del villaggio che padroneggia però con i termini metereolici grazie a Ilja, facendosi poi vanto con le donne del paese. Annuska la nipote di Ilja dotata di un'intelligenza fine ma con un indole da ladruncola.
Nel villaggio tutte le persone sono legate a superstizioni e credenze ma è Inna Nikolajevna, la moglie di Ilja la più superstiziosa di tutti, che prevede anche l'arrivo di uno straniero.
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✒️ 𝘌 𝘴𝘪 𝘴𝘢: 𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘥𝘦 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘭𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘦𝘳à 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰, 𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘥𝘦 𝘶𝘯 𝘤𝘶𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘪𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘦𝘳à 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢.
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E arriva veramente un forestiero, anzi un giovane in uniforme che stravolge la tranquillità e la quotidianità di questo piccolo villaggio di contadini. Si chiama Vadik, parla poco, ma guarda le persone in un modo particolare. Anzi il suo sguardo trafigge e mette timore.
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✒️𝘓'𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘶𝘯𝘨𝘩𝘪𝘦 𝘱𝘶𝘭𝘪𝘵𝘦, 𝘐'𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘤𝘪𝘢, 𝘐'𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘰, 𝘴ì, 𝘭𝘶𝘪, 𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘷𝘢𝘳𝘪 𝘮𝘰𝘥𝘪 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪.
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La scrittura di Yulia Marfutova è evocativa, lirica, caratterizzata da uno stampo creativo.
Sebbene russa di origini, la sua prosa non ha nulla che normalmente richiama gli autori russi. Probabilmente Yulia e stata influenzata dai suoi studi di Germaniatica a Berlino. Ora vive a Boston e voglio credere che un po' di influenza americana ci sia nella sua penna creativa. Un connubio quello di Yulia assolutamente accattivante e magico che mi ha incantata fin dalle prime righe.
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𝐼𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡'𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑓𝑎, è il suo romanzo d'esordio con cui ha vinto il Debütpreis des Buddenbrookhauses e il Friedrich-Holderlin-Forderpreis 2022 ed è entrato nella Longlist del German Book Prize.
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Prendete Mariana Leky, John Fosse, Aglaja Veteranyi e Azareen Van der Vliet Oloomi, fate una bel mix, e Yulia Marfutova è ciò che ne verrà fuori.
Assolutamente straordinaria.
Se avete amato autori cone quelli, non potete non recuperare anche questa autrice.
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È un libro molto impegnativo ma se non temete le sfide allora avventuratevi in questo luogo incantato. Ne rimarrete altamente soddisfatti.
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Come oramai è noto, questi sono i libri che più piacciono a me.
Keller riesce sempre a regalarmi delle letture originali, tolte dal solito, che regalano magia e bellezza e mi fanno sentire cone se galleggiassi in un sogno.
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