Tempo di lettura:
6h 2m
Editore: Edizioni E/O
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 181 Pagine
Isbn 10: 8833572862
Isbn 13: 9788833572864
Fine Ottocento. Nel famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière, diretto dall'illustre dottor Charcot (uno dei maestri di Freud), prende piede uno strano esperimento: un ballo in maschera dove la Parigi-bene può "incontrare" e vedere le pazienti del manicomio al suono dei valzer e delle polka. Parigi, 1885. A fine Ottocento l'ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate "isteriche" e curate con l'ipnosi dall'illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l'esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce. In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene. Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c'è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il "ballo delle pazze", ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell'occasione, mascherarsi farà cadere le maschere...
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Recensioni
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Parigi 1886, Geneviève è la soprintendente del reparto femminile dell'Ospedale Salpetrière, l'ospedale delle “pazze”, dove venivano internate le donne isteriche: in realtà qualunque donna fosse ritenuta anche solo scomoda veniva internata e difficilmente ne usciva. Geneviève svolge il suo lavoro con distacco oramai da piuù di vent'anni, le grida, gli attacchi isterici e le urla di aiuto delle alienate non le fa più effetto, anzi, il suo compito è quello di sorvegliarle e sottostare al volere dei medici, non quello di aiutarle; tutto però cambia da quando arriva una giovane ragazza, Eugènie, che sostiene di poter parlare con i defunti. La giovane è di buona famiglia, figlia di un notaio, e non sembra affatto essere come le altre internate, sembra del tutto normale, ma c'è qualcosa nei suoi occhi che induce Geneviève ad osservarla meglio. Dovrà presto ricredersi perchè non solo Eugènie non è pazza, ma ha davvero il dono di poter ascoltare i morti e quindi di poter aiutare le persone, cosa che lei stessa si rende conto di non aver mai fatto in tutta la sua carriera. Da quel momento in poi Geneviè ve non sarà più la stessa, sarà costretta a rivedere la sua vita, a scendere a patti con ciò che ha fatto in tutti quegli anni e finalmente ad avere un'occasione di riscatto.
Libro interessante per ciò che riguarda la parte storica relativa all'ospedale di Salpetrière ed al ruolo che avevano le donne nella società di fine '800. Anche la trama ha un chè di interessante ma forse avrebbe dovuto essere maggiormente sviluppata ed articolata; a mio parere questo libro poteva essere molto più di ciò che è in realtà.
Stefi
Eugénie è una donna inquieta, intelligente e arguta che custodisce un segreto molto pericoloso. Louise è una ragazzina rinchiusa in un ospedale psichiatrico di Parigi, in cui lavora Geneviève una infermiera tutta d'un pezzo. Come le loro vite di intrecciano ci viene spiegato in un modo molto naif, infatti credo che la scrittura della Mas sia molto acerba. L'autrice tiene a precisare e a spiegare anche l'ovvio, non c'è poesia nelle parole, né magia. Ho terminato con piacere il libro perché la trama era molto affascinante per me, ma è un peccato che sia stata sviluppata con poca cura.
Giulia_di
Libro nel complesso piacevole, scrittura fluida, buona descrizione degli stati d'animo di tutti i personaggi della storia. L autrice riesce bene a caratterizzare i personaggi.
È la storia parallela di due donne che ad un certo punto si incontreranno; incontro che sarà salvifico per entrambe.
Anna99
Molto bello! Atmosfere creepy, consigliato a chi è piaciuto l'atmosfera di "Follia", ma anche "Abbiamo sempre vissuto nel castello"
Ireland🌸
Amo tanto i libri che mi permettono di ampliare le conoscenze in ambito storico.È il caso dell’opera di Victoria Mas,una piacevole lettura che mostra in maniera dettagliata le condizioni di vita delle donne parigine a fine Ottocento.L’autrice si concentra in particolare sulle pazienti del famoso neurologo Charcot,che a quell’epoca lavorava nell’ospedale psichiatrico della Salpêtrière,vero e proprio deposito per tutte quelle che disturbavano l’ordine costituito,una prigione per donne colpevoli di avere semplicemente un’opinione.Purtroppo la ricostruzione storica non è controbilanciata da una parte romanzata convincente,un po’ perché il libro è davvero molto breve,un po’ per la componente paranormale che non ho apprezzato e che occupa troppo spazio per i miei gusti.
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