Hannibal ad portas. Annibale alle porte (1)

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Annibale è stato l’avversario più temibile che lo stato romano si è trovato ad affrontare. Il suo genio militare ha condotto Roma alle soglie della sconfitta, con interi eserciti annientati e decine di migliaia di uomini periti in un olocausto senza fine. L’intera penisola italiana è stata sconvolta per lunghi anni dalla presenza dell’esercito cartaginese, causando la perdita di intere regioni e il tradimento di popolazioni prima considerate amiche. Roma si salva solo perché le basi morali poste a fondamento della repubblica sono solide come il cemento. I capisaldi di questa forza sono la famiglia, l’esercito e la religione. Grazie a queste fondamenta gli abitanti di un piccolo villaggio posto sulle rive del Tevere, fonderanno il più grande impero della storia, faro di una civiltà che ancora si irradia tutta intorno a noi attraverso 11 la lingua e la cultura. Con questo mio lavoro, ho anche voluto rendere omaggio a un grande della storia. Un personaggio capace di sacrificare tutto sull’altare di un ideale che non tradirà mai per tutta la vita. Ho sentimenti di grande tenerezza e di rispetto nei confronti di quest’uomo che muore solo, per sua stessa mano, abbandonato da tutti e tradito dalla stessa patria a cui tanto aveva dato. Destino amaro che però lo umanizza, dando spessore ad un personaggio che ci offre una grande lezione di senso morale della vita