Tempo di lettura:
8h 32m
Editore: Meridiano Zero
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 256 Pagine
Isbn 13: 9788882374372
Scoppia la bomba H a Milano, e il protagonista si ritrova incolume in una piazza Duomo ridotta a un ammasso di rovine, tra cui affiorano cadaveri e arti umani. Il problema ora sarà sopravvivere in un mondo di morte e mutazione (lo scoppio atomico sembra aver provocato orrende trasformazioni fisiche che rendono le persone simili a mostri) dove qualsiasi valore etico o morale ha lasciato posto al caos, alla violenza e alla lotta di tutti contro tutti. Incontrata Milva, decide di dividere con lei quest’avventura nel futuro. In una Milano postatomica dominata da cinismo e malinconia, attraverso gli occhi del protagonista ci muoviamo per il Politecnico, i giardini di Porta Venezia, il cimitero monumentale, i Navigli, incontrando immigrati in tanga e sciabola, uominitalpa, squadristi con il lanciafiamme, travestiti scotennatori, il bambino mangiauccellini… Una lunga e inquietante Odissea verso un finale inaspettato.
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Recensioni
Lilychan83
H come Milano parla dell’esplosione di una bomba H in piazza del Duomo e delle vicissitudini di un uomo sopravvissuto. Di lui non conosciamo né nome né età, non sappiamo niente della sua vita prima del disastro: subito dopo l'esplosione incontra una ragazza di nome Milva e i due decidono di unirsi per avere più possibilità di sopravvivenza. Durante le loro sortite alla ricerca di cibo e acqua incontrano svariati personaggi, immigrati meridionali che ora approfittano della catastrofe per imporre la propria legge, uomini e donne mostruosamente mutati dalle radiazioni, gruppi di gente armata di lanciafiamme che decide arbitrariamente di “fare pulizia”, e così via; un campionario di umanità che di umano, chi in senso fisico chi morale, non ha più nulla. Non conoscevo affatto l’autore, Emilio de’ Rossignoli, che è stato uno scrittore e giornalista dedito soprattutto alla fantascienza. Il genere non è proprio nelle mie corde ma questo libro mi è piaciuto moltissimo; inoltre nella mia libreria c’è sempre penuria cronica di autori nostrani, e anche per questo l’ho letto con gran piacere.