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Poco lavoro in giro, e nero perlopiù. Nessuna idea nuova per cui entusiasmarsi. Parecchie le nevrosi. È la condizione dei ragazzi e delle ragazze milanesi, dai 25 ai 28 anni, che in Dura la vita raccontano i loro problemi. I giovani, che appena ieri gridavano, oggi rischiano di apparire muti. Per raccoglierne le parole occorreva un ascoltatore attento e un estensore fedele, come Gian Piero Dell'Acqua. Questo libro è nato da un desiderio di conoscenza, ma anche da un moto di affetto e di simpatia. Tutti abbiamo i nostri casini", ma non tutti ne parliamo con il candore di questi ragazzi o, per meglio dire, di questi verdi adulti. In Dura la vita, la verità sociologica si mescola alla musicale verità del parlato», per offrirci la rappresentazione diretta e attraente di una diffusa precarietà giovanile.